25 aprile: La Russa scoperchia il vaso di Pandora

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25 aprile

Erano molto attese delle dichiarazioni per le celebrazioni nazionali del 25 aprile. La festa della Liberazione è, da sempre, contestata dalla parte politica più a destra (che oggi è al Governo).

di Lorenzo Colelli Riano

“Arrendersi o perire!”.

Queste furono le parole d’ordine usate dai partigiani il 25 aprile del 1945, ovvero il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori occupati dai nazifascisti e la lotta contro il regime.

Il 25 aprile 1945 è l’anniversario del giorno che è passato alla storia come quello della Liberazione, il giorno in cui l’Italia si liberò dall’occupazione nazista.

L’anno successivo, su proposta del all’ora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi,  fu emanato un decreto legislativo, il luogotenenziale n. 185, che all’articolo 1 recitava:

«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.»

Purtroppo, quella che dovrebbe essere la festa di tutti gli italiani, è costantemente una celebrazione di polemiche. Da chi viene etichetta come la “celebrazione dell’ideologia comunista” a chi purtroppo decide di non celebrarla, perché, testualmente, non si sente italiano.

25 aprile: La Russa scoperchia il vaso di Pandora

La polemica più recente è scoppiata a causa delle parole del presidente del Senato, Ignazio la Russa, affermando che “nella Costituzione non c’è l’antifascismo”. Parole che hanno sollevato l’indignazione delle opposizioni e spinto Ignazio La Russa a rettificare.

Le critiche arrivano dalla segreteria del Partito Democratico, Elly Schlein, la quale ha dichiarato che “l’antifascismo è la Costituzione”.

Nonostante ciò, la Russa parteciperà alle celebrazioni all’altare della Patria il 25 aprile insieme alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il 25 aprile è una festa di Unità nazionale, una giornata per celebrare la Libertà, la Democrazia, la storia del nostro Paese e le vite di chi ha combattuto per questi ideali. Dove non conta il proprio schieramento.

 Il 25 aprile non è la festa della Sinistra, è la festa di tutti.

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