Washington, 9 aprile 2025 – Donald Trump torna a scuotere la scena internazionale con dichiarazioni che infiammano il dibattito globale.
Usa-Cina: escalation commerciale e diplomatica guidata da Trump
Durante la cena del National Republican Congressional Committee, il presidente americano ha affermato: “Vi dico che questi Paesi ci stanno chiamando per baciarmi il culo”. Il riferimento era alle nazioni colpite dalla nuova ondata di dazi imposta dagli Stati Uniti, che, secondo Trump, “muoiono dalla voglia” di trattare per alleggerire le tariffe.
Trump e la nuova strategia commerciale
I nuovi “dazi reciproci” imposti dagli Usa colpiscono circa 60 Paesi, con una punta massima del 104% sulle importazioni dalla Cina. “Non vogliamo necessariamente fare un accordo con loro. Siamo contenti di stare così, prendendo i nostri 2 miliardi di dollari al giorno, ma loro vogliono fare un accordo con noi”, ha dichiarato Trump, che ha poi aggiunto: “So quello che sto facendo”. Il presidente ha sottolineato il ritorno di investimenti e manifatture nel Paese: “Stanno arrivando i produttori di chip, stanno arrivando tutti. Non abbiamo mai avuto niente del genere”.
Non sono mancati attacchi diretti alla Cina, accusata di manipolare la valuta per compensare l’effetto dei dazi. Trump ha inoltre annunciato nuove misure: “Gli Usa annunceranno presto dazi sul settore farmaceutico”.
La risposta di pechino alla linea Trump
La Cina ha reagito convocando un vertice d’emergenza e promettendo misure “ferme e incisive”. Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri, ha dichiarato: “La sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina sono assolutamente inviolabili”. Il governo cinese ha ribadito la volontà di difendere i propri interessi nella guerra commerciale con “una ferma volontà e mezzi abbondanti”.
Nel libro bianco pubblicato oggi, Pechino ha ribadito la disponibilità a un dialogo con Washington, ma “solo se rispettoso e alla pari”, sottolineando che “i dazi non risolveranno i problemi” e che il vero fondamento delle relazioni economiche deve essere il “reciproco beneficio”.
Mosca e UE contro le politiche di Trump
La Russia, per voce della portavoce Maria Zakharova, ha definito i dazi americani “una violazione delle regole fondamentali dell’Organizzazione mondiale del commercio”, accusando Washington di disconoscere la legge commerciale internazionale.
Anche l’Unione Europea ha espresso preoccupazione, annunciando di avere “il bazooka pronto” in caso di coinvolgimento diretto. Bruxelles ha riaperto il dialogo con Pechino per rafforzare una possibile alleanza contro la deriva protezionistica americana.
Trump resta fiducioso: “la Cina farà un accordo”
Nonostante le forti tensioni, Donald Trump ha mantenuto un tono fiducioso: “Penso che la Cina farà un accordo ad un certo punto”. Tuttavia, ha ribadito: “Non vogliamo per forza fare accordi”.
Con la strategia aggressiva di Trump, la guerra dei dazi sembra destinata a intensificarsi, mettendo a rischio l’equilibrio del commercio globale. Il ruolo del presidente americano, centrale in questo scenario, continuerà a influenzare profondamente l’economia e la diplomazia internazionale nei prossimi mesi.