Norme ‘salva-casa’, via libera al condono per le irregolarità minori

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Immagine di freepik

Il ‘salva-casa’ è la nuova iniziativa proposta dal leader della Lega e Ministro delle Infrastrutture – Matteo Salvini – volta a sanare le piccole irregolarità presenti nelle abitazioni. Quelle che non corrispondono alla planimetria degli spazi interni della casa come un tramezzo spostato o un vecchio immobile il cui titolo edilizio non è reperibile. La proposta di Salvini è quella di supportare i cittadini nella regolarizzazione delle loro case, garantendo il rispetto delle normative urbanistiche ed edilizie.

L’annuncio è arrivato dal ministero delle infrastrutture dopo che sono state esposte alcune linee guida ad associazioni, istituzioni e imprese.

Cosa prevede la norma

La norma prevede la possibilità per i proprietari di immobili “non regolari”, di normalizzare la propria situazione evitando sanzioni e multe. In particolare il ‘salva-casa’ si focalizza sulle pratiche edilizie e urbanistiche non conformi alle normative vigenti, offrendo assistenza e supporto per la regolarizzazione delle stesse. Inoltre c’è la possibilità di richiedere agevolazioni fiscali per chi decide di sanare la propria situazione entro un determinato termine. Previste anche misure per favorire la riqualificazione degli immobili e il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Salvini aveva anticipato l’intenzione di lavorare per una proposta di legge di “pace edilizia”, al fine di rendere regolari le difformità interne delle case e poter rimettere sul mercato milioni di immobili. L’iter del progetto è ancora incerto ma si parla di un intervento urgente. Il programma ‘salva-casa’ potrebbe essere inserito in un nuovo decreto infrastrutture o presentato in Parlamento con un emendamento. L’obiettivo principale è sanare le difformità di natura formale e interne alle abitazioni, consentendo anche i cambi di destinazione d’uso tra categorie omogenee. Tuttavia le opposizioni attaccano il progetto definendolo un condono edilizio, paventando il rischio di un nuovo boom di abusivismo. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato di non poter esprimere un giudizio in merito in quanto non ha letto il testo della norma. Un plauso invece da parte delle associazioni di categoria, che si schierano a favore delle nuove misure per la regolarizzazione di piccole difformità edilizie e respingendo le critiche che le bollano come un condono mascherato.

I casi edilizi che potrebbero rientrare nel ‘salva-casa’

Le abitazioni con difformità edilizie interne, ossia tutte quelle abitazioni che hanno una disposizione degli spazi diversi dalla planimetria, come ad esempio un soppalco o un muro spostato. Si valutano anche le “tolleranze costruttive”, piccole discrepanze tra la planimetria e lo stato di fatto dell’immobile. In generale, la tolleranza ammessa è del 2% e riguarda altezza, distacchi, cubatura e superficie. Tuttavia questo limite, può essere riparametrato in misura inversamente proporzionale alle dimensioni dell’unità immobiliare. In parole povere significa che per un appartamento piccolo la tolleranza ammessa sarà inferiore rispetto a un immobile più grande.

La Difformità di natura formale che comprende tutti quegli immobili datati ai quali manca l’ultimo titolo edilizio, che rende legittimo l’immobile. La legislazione vigente offre diverse alternative per ricostruire la legittimità dell’immobile come titoli d’acquisto o rilevamenti aerei.

Il piano “salva-casa” mira anche a superare il principio della “doppia conforme”, ovvero difformità sanabili all’epoca della realizzazione dell’intervento, ma che oggi non lo sono più a causa di cambiamenti normativi o di strumenti urbanistici vigenti.

Rientrerebbero nella normativa anche gli immobili costruiti prima del 1977 e che presentano varianti rispetto al titolo edilizio originario. In quell’epoca infatti le “varianti in corso d’opera” non erano disciplinate come lo sono oggi. Spesso durante la costruzione di un edificio si verificavano modifiche rispetto al progetto originario, senza che queste venissero formalizzate con nuovi titoli edilizi.

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