Alexandra Piccirillo: 9 anni di talento e passione

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Inizia prestissimo a muovere i primi calci dietro un pallone la giovanissima promessa nata nella terra delle Streghe, attualmente nelle fila del Frosinone Calcio Femminile, categoria Under 11.

Alexandra è piccolissima quando i suoi genitori, convinti del grande valore che ha lo Sport nella crescita dei giovani, la fanno avvicinare a diverse discipline. Ma lei, due occhioni azzurri come il cielo e una precoce volontà di ferro, decide che è il Calcio la sua grande passione.

Quando a rimanere incantati dalle sue prodezze sono i dirigenti del Benevento Calcio Femminile non ha ancora l’età per essere tesserata. E all’esordio di una vita, magari le passioni cambiano, si evolvono. Così non è stato per Marco e Barbara, genitori della piccola. Per i quali iniziano presto i viaggi, i tornei, la corte di tante scuole calcio che quel piccolo prodigio non vogliono lasciarselo scappare. Trascorre qualche anno nel napoletano e poi fa la sua scelta: è nelle giovanili del Frosinone Calcio il suo rettangolo di verde perfetto.

Al contrario di tante sue coetanee, Alexandra alle bambole preferisce quella sfera di cuoio con la quale ben presto riesce a fare magie. Visione del campo, piglio offensivo e capacità strategica non passano inosservate e se serve, sa anche difendere.

Un’atleta completa insomma, che attualmente ha 9 anni e per poter conciliare gli impegni sportivi, studia con profitto presso una scuola privata. Una bambina nata con il dono di un’abilità che non si impara sul campo, la si ha nel sangue. Che ha scelto una strada difficile, in un Universo al maschile che tiene banco nel Calcio.

Calcio Femminile: in Italia ancora uno Sport Minore

Se ne parla poco, pochissimo. Secondo recenti statistiche, il nostro Paese conta poco più di 31.000 tesserate a fronte delle oltre 100.000 in diversi altri Stati Europei. Soltanto da pochi anni il Calcio femminile sta acquisendo visibilità e registrando numeri gradualmente in crescita. Tanto che, sempre da dati statistici, più del 50% dei tifosi ammette di seguire anche la squadra femminile del proprio club.

Un comparto sul quale i riflettori di media come Sky e La7 si sono accesi rendendo possibile nella stagione 2021/2022 la visione in chiaro di tutte le partite del massimo campionato, attraverso l’acquisto dei relativi diritti. Eppure, il primo calcio in rosa risale a più di 50 anni fa. Si è dovuti arrivare al 2019, durante l’edizione dei Mondiali, perchè il comparto femminile riscuotesse una maggiore attenzione mediatica.

Soltanto di recente infatti, anche il Calcio femminile ha acquisito i medesimi diritti di quello maschile, dopo la nascita dell’obbligo, per tutti i club professionistici di creare un settore giovanile “rosa”. Attualmente, sotto la direzione della FIGC, vengono disputati regolarmente campionati di Serie A e B e stanno aumentando quelli provinciali e regionali che vedono in campo le donne.

Ma la strada, in termini di visibilità, è ancora lunga da percorrere. Il Calcio femminile resta dunque uno Sport “minore”, forse per un retaggio culturale radicato e tutto italiano. Ci vuole infatti un’apertura a 360° nella mentalità genitoriale perchè le bambine vengano fatte avvicinare ad una disciplina vista tuttora come a trazione prettamente maschile.

E chissà, se mai vi sarà un’inversione di tendenza, quante Alexandra potranno scrivere altre e più numerose pagine di questo bellissimo Sport.

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