DL Coesione, il Governo vuole bonificare Bagnoli col gioco delle 3 carte

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L’ennesima vergogna ammazza Sud. Dopo aver depennato 16 miliardi di risorse destinate al Sud dal PNRR, sottratto ai comuni fragili diversi miliardi dal Fondo di Solidarietà Comunale e sforbiciato 3,5 miliardi dal Fondo Perequativo Infrastrutturale destinato al Meridione, continua l’operazione di sventramento delle casse meridionali.

Questa volta, il faro è puntato sull’articolo 14 del DL 60/2024, cioè il decreto coesione. Obiettivo di questo articolato è di risanare il sito industriale di Bagnoli-Coroglio. In particolare viene prevista la sottoscrizione di un protocollo di intesa per l’individuazione degli interventi finanziabili e dei relativi cronoprogrammi procedurali e finanziari, disciplinando la copertura degli oneri, quantificati complessivamente in 1,2 miliardi di euro per il periodo 2024-2029.

Tuttavia, non sfugge che l’assegnazione delle risorse prevede l’utilizzo dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, destinati già per legge – nella misura dell’80% – al Mezzogiorno.

A questo punto va fatta una precisazione: occorre sapere che quest’area è un Sito di Interesse Nazionale. La parola chiave è “interesse nazionale”: dunque, se il sito è di “interesse nazionale”, perché l’Esecutivo intende riqualificare l’area con i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione? Perché sottrarre alla Regione Campania 1,2 miliardi che poteva utilizzare per altre finalità, quando l’intervento andava finanziato con risorse nazionali?

L’ennesimo scippo al Sud va fermato, anche ricorrendo alla Consulta.

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