È scoppiata una vera e propria bomba politica presso il Ministero della cultura, dove le opposizioni, e precisamente il Movimento 5 Stelle, avrebbe smascherato un dietro le quinte che getta luce su alcuni retroscena perlopiù ignoti all’opinione pubblica.
In particolare, i deputati Alessandro Caramiello (prima firma) e Pasquale Pensa, con un’interrogazione depositata in data 15 maggio 2024 hanno puntato il dito contro il Ministro Sangiuliano, reo di aver nominato “quale membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Maxxi Raffaella Docimo, professoressa ordinaria di malattie odontostomatologiche e titolare di odontoiatria pediatrica e direttore della Scuola di specializzazione in odontoiatria pediatrica all’Università di Roma Tor Vergata”.
Il problema, fanno notare i parlamentari, è che “quest’ultima è un’odontoiatra e dunque lontana dalla formazione in discipline umanistiche”.
Infatti, risaputamente, il Maxxi è il primo museo nazionale dedicato alla creatività contemporanea: esso produce ed ospita mostre di arte, architettura, design e fotografia, ma anche progetti di moda, cinema, musica, performance di teatro e danza, lecture ed incontri con artisti, architetti e protagonisti del nostro tempo;
Ebbene, la nomina della Docimo, avvenuta in data 31 marzo 2023, con decreto n. 150, il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha suscitato forti perplessità anche perché tra i vari candidati di Fratelli d’Italia per le prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024, figura “anche il nominativo della succitata dott.ssa Raffaella Docimo, in quota Sangiuliano”, fanno notare i parlamentari.
Gossip? No, perché in una sua dichiarazione, riguardo alla propria candidatura alle elezioni europee, la dott.ssa Docimo affermava che “il Ministro Sangiuliano è mio amico dai tempi del liceo a Napoli, lui al Pansini ed io al Nazareth.
Da qui, il quesito rivolto dai parlamentari al Ministro: “se, anche nelle more della candidatura alle elezioni europee, il Ministro interrogato non ritenga opportuno nominare in seno al Consiglio di amministrazione della Fondazione Maxxi un profilo differente da quello della dott.ssa Docimo”.
Ed ora la palla, o meglio – la decisione – spetta al Ministro partenopeo: come si comporterà?
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