Campi Flegrei: vertice a Roma per fondi e piano di evacuazione

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Servirà più di mezzo milione di euro per mettere in sicurezza i Campi Flegrei, l’area vulcanica attiva a ovest di Napoli, dove sorgono migliaia di edifici e vivono circa 80mila persone. Le priorità saranno le scuole, i municipi e i carceri. Lo ha annunciato il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, al termine di un vertice a Palazzo Chigi convocato dalla premier Giorgia Meloni, dopo lo sciame sismico che ha colpito la zona negli ultimi giorni.

Il governo ha confermato l’allerta gialla per la zona flegrea e ha avviato la pianificazione di un piano di evacuazione. Il piano al momento, come annunciato da Musumeci, resta “nel cassetto” pronto per essere attuato in caso di necessità. Il monitoraggio della situazione da parte del Governo è costante.

Misure di sicurezza ed esclusione del sisma-bonus

La priorità assoluta sarà la messa in sicurezza delle scuole. Il carcere femminile di Pozzuoli e il carcere minorile di Nisida saranno messi in sicurezza con l’aiuto dei fondi del Ministero della Giustizia. Tra le altre misure al vaglio, c’è l’esclusione del sisma bonus, ancora richiesto dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Intanto il Governo si impegnerà a destinare risorse, alla messa in sicurezza degli edifici più a rischio situati nella cosiddetta “zona rossa”. Si valuta anche l’ipotesi di sostenere economicamente chi vuole trasferirsi da questa zona ad alto rischio sismico e vulcanico.

Nel corso del vertice si è decisa una norma che vieti la possibilità di nuove costruzioni nella zona del bradisismo. Nel frattempo sono già a lavoro 100 tecnici divisi in 55 squadre, per valutare la vulnerabilità sismica degli edifici privati. Il suolo dell’area continua a sollevarsi. Da gennaio 2023 il movimento tellurico è di circa 25,5 centimetri, di cui 7,5 nell’ultimo anno.

Campi Flegrei: area a rischio

Tendopoli lungomare di Pozzuoli (foto Federica Calabrò)

Musumeci ha sottolineato che – chi ha scelto di vivere nei Campi Flegrei sapeva di vivere in un’area a rischio. Tuttavia – ha aggiunto – il governo è al fianco della popolazione e metterà in campo tutte le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini. Noi meridionali siamo un po’ scanzonati, un po’ fatalisti, siamo abituati a toccare ferro. Ma dobbiamo comprendere che chi vuole continuare a vivere in quella zona deve attrezzarsi.

Di diverso parere è il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, sul piano di intervento dei Campi Flegrei. De Luca sostiene che il sisma bonus non incentiva gli insediamenti abitativi, ma è utile a mettere in sicurezza per quanto possibile, quelli che vivono nei Campi Flegrei. Sicurezza significa ad esempio, investire per centri di accoglienza attrezzati e per le vie di fuga. I Comuni quindi hanno bisogno di essere aiutati oltre che da un punto di vista tecnico anche dal punto di vista finanziario.

La terra trema ancora

Dopo la scossa di magnitudo 4.4 di lunedì 20 maggio, la sismicità della zona flegrea non accenna a placarsi. Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.6, ha fatto tremare la terra anche la mattina di mercoledì 22 maggio. Avvertita distintamente in diversi quartieri di Napoli, Pozzuoli, Bacoli e Quarto, ha provocato paura e panico tra la popolazione. E’ importante in caso di forte bradisismo, seguire le indicazioni delle autorità e mantenere la calma. È consigliabile avere a portata di mano un piano di emergenza e un kit di sopravvivenza.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web dell’INGV o della Protezione Civile.

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