L’evento organizzato da AIS Vesuvio a Villa Signorini ad Ercolano si è concluso, ed è già in programma la prossima edizione a giugno 2025
Più di 800 persone hanno partecipato all’ottava edizione di VulcanicAIS “Degustando il Vesuvio”, evento organizzato da AIS Vesuvio a Villa Signorini ad Ercolano, una delle più belle ville del ‘700 della zona vesuviana. L’evento promuove e valorizza il Vesuvio attraverso la relazione tra modernità e passato, come driver che anima il progresso economico e sociale del “Made in Vesuvio” dove 104 aziende hanno presentato le proprie eccellenze. Al centro il “Terroir Vesuvio”, con degustazioni, di vini, birre, distillati, caffè e banchi d’assaggio, cooking show curati da rinomati chef e maestri pizzaioli, percorsi sensoriali guidati e assaggi di prodotti tipici.
“Degustando il Vesuvio”, l’evento che racconta il genius loci del vulcano più famoso al mondo attraverso l’enogastronomia
Questa variegata offerta ha catturato l’attenzione del pubblico e degli operatori del settore intervenuti per conoscere le migliori eccellenze enologiche e agroalimentari vesuviane. Il formato vincente, articolato in aree tematiche ha incluso spazi dedicati ai cooking show e assaggi, una zona dessert, un’area per i vini autoctoni e uno spazio post-cena con distillati, mixology e caffè. Gli stand, numerosi e diversificati, selezionati da Ernesto Lamatta anima della manifestazione e delegato Associazione Italiana Sommelier Vesuvio (con il supporto di ben 30 sommelier del gruppo Vesuvio) a tal proposito ha commentato: “La grande affluenza all’evento conferma il riconoscimento e l’amore per il territorio, con le sue eccellenze enogastronomiche e la sua storia millenaria. Unisce passato e presente, esaltando la ricchezza di una terra unica e rendendo omaggio al genius loci del Vesuvio. La forza della natura, la bellezza, la storia, la cultura, la tradizione si fondono, con la gastronomia a fare da trait d’union. La simbiosi con il vulcano ha forgiato l’identità delle comunità vesuviane, sviluppando un carattere forte e resiliente, che ha permesso la salvaguardia delle tradizioni e lo sviluppo di tecniche produttive legate al territorio, in primis la straordinaria fertilità del suolo. Spinti dal passaparola” che le eccellenze vesuviane naturalmente generano, siamo già proiettati alla prossima edizione e fissato la data il 6 giugno 2025, ancora più densa di novità, per continuare a valorizzare il terroir Vesuvio”.
Terra del Vesuvio, culla di prodotti e piatti tradizionali d’eccellenza
Non a caso, il noto vulcano, con le sue eruzioni spettacolari, ha alimentato miti e ispirato artisti, scrittori e musicisti di ogni epoca, ed è stato immortalato in dipinti, sculture e poesie. Quella stessa lava, con le sue ceneri, ha reso fertili questa terra, dando la spinta propulsiva alle popolazioni autoctone, diventando culla di prodotti agricoli e piatti tradizionali d’eccellenza.
Tutto questo e tanto altro è stato celebrato a VulcanicAIS, dai prodotti che fanno parte della memoria fino a originali reinterpretazioni in linea con i trend attuali con i bellissimi allestiti: miele, formaggi, oli, distillati, liquori, caffè, vini e le birre delle aziende vesuviane, con l’immancabile Lacryma Christi, e i vini a base Caprettone, Piedirosso, Catalanesca, e altri vitigni autoctoni. E ancora l’albicocca vesuviana, sia fresca che declinata in marmellate, nettari di frutta, ma anche come ingrediente del famoso panettone “pellecchiella” fino alla pasta, che a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento è uno dei simboli più rappresentativi del Vesuvio. Poi, piatti a base di baccalà, tipico del luogo con una tradizione antichissima e tanto spazio ai prodotti da forno. Non a caso, il Vesuvio è celebre per il pane con criscito (lievito madre), una tradizione che rivive con forni caratteristici e bakery nell’area vesuviana, come la semmulella, l’antico pane di Torre del Greco. Al centro la pizza e gli ingredienti che la compongono, dal pomodorino giallo e quello di San Marzano coltivato alle pendici del Vesuvio, al pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, fino alla mozzarella di bufala che pur non essendo tipicamente del Vesuvio, ha un legame indissolubile con la cultura locale, all’evento presente in versione premium, la particolare “prima cotta”. Ampia l’offerta “dolce” tra grandi classici e reinterpretazioni
Un evento raccontato ai microfoni da Ernesto Lamatta, che ha presentato tutti i partecipanti in una simpatica e coinvolgente “live”. Un evento corale che ha visto la partecipazione del Club Amici del Toscano, partner storici della manifestazione, la delegazione napoletana di ONAF, e le note del Maestro Nello Mallardo al pianoforte. L’evento è stato patrocinato dalla Regione Campania, dal Consorzio Tutela Vini Vesuvio, dal Parco Nazionale del Vesuvio e dal Comune di Ercolano.