La giurisprudenza in materia di contratti bancari al centro del convegno della Camera Civile di Benevento

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Si è svolto stasera a Benevento, presso l’aula delle Conferenze della Camera di Commercio Irpinia Sannio, l’interessante dibattito sui più recenti ed importanti arresti  giurisprudenziali  in materia di contratti bancari, organizzato dalla Camera Civile di Benevento e Ariano Irpino con il patrocinio della  Camera di Commercio Irpinia Sannio. A fare gli onori di casa è stato il presidente della Camera Civile sannita, avv. Antonio Lonardo.

I saluti dell’Ente camerale sono stati affidati al dott. Aldo Masone, mentre, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Benevento,  è intervenuto l’Avv. Fabio Russo.

Un argomento di estrema importanza – ha dichiarato ai nostri microfoni  il presidente Lonardo che interessa non solo gli addetti ai lavori, ma anche tanti semplici cittadini e in particolar modo le imprese del territorio che vogliono approfondire una materia così scottante e problematica”.

Un parterre di notevole spessore ha caratterizzato il seminario beneventano, con quattro interventi che si sono susseguiti nel corso del tardo pomeriggio, tutti di notevole spessore e contenuto.

A dare inizio ai lavori è stato l’ Avv. Nicola Cipriani, docente dell’Università LUM – Collegio di coordinamento ABF,  che ha relazionato  su “Concessione abusiva di credito con garanzia statale”.  Secondo la ricostruzione dottrinale, questa fattispecie  ricorre quando un soggetto finanziatore, quale è, nel maggior numero di casi, l’istituto di credito, concede, o continua a concedere, credito a un imprenditore non meritevole di essere finanziato. Tale condotta integra un illecito del soggetto finanziatore, responsabile per il mancato adempimento ai suoi doveri primari di sana e prudente gestione, e, laddove ne sia derivato l’aggravamento del dissesto favorito dalla continuazione dell’attività, obbliga il medesimo al risarcimento del danno. L’analisi compiuta dall’Avv. Cipriani ha consentito di dipanare le molte incertezze in merito alla valutazione di meritevolezza.

A seguire l’intervento  della professoressa avv.  Isabella Martone dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli che si è soffermata su “Finanza derivata e meritevolezza degli interessi”. I più recenti arresti giurisprudenziali e la rinnovata sensibilità rivolta dalla normazione sovranazionale ed internazionale al tema dell’equilibrio contrattuale, hanno mutato il modo d’intendere l’autonomia privata e condotto alla riscoperta del vaglio giudiziale di meritevolezza degli interessi. L’istituto in discorso, protagonista in giurisprudenza di rare e sporadiche applicazioni nonché considerato, dalla precedente dottrina, tacitamente abrogato, torna oggi prepotentemente alla ribalta, in ambiti particolarmente sensibili della contrattazione, come il diritto assicurativo ed il diritto degli intermediari finanziari.

Gli effetti della manipolazione dell’euribor sui contratti di finanziamento” hanno, invece,  rappresentato il focus d’interesse della professoressa Avv. Francesca Dell’Anna Misurale dell’Università del Salento – Collegio ABF Milano. Novità di non poco conto, quella analizzata dalla relatrice. Infatti, una volta accertata la nullità dei tassi Euribor per contrarietà all’art. 101 TFUE e alla L. 287/1990,  la nullità che colpisce il mutuo non deriva più dall’intesa vietata ma è contrattuale, non potendosi più calcolare il tasso di interesse, essendo venuto meno l’indice di riferimento esterno. In particolare, l’Avv. Francesca Dell’Anna Misurale ha analizzato approfonditamente l’ultima pronuncia della Cassazione del 3/05/2024 n.12007 che, di fatto, frena sulle conseguenze  della paventata manipolazione del tasso di finanziamento definito sulla base dell’indice Euribor. La sensazione  – ha detto la professoressa dell’UniSalento  – è che  la sentenza della Cassazione del 3 maggio scorso abbia voluto   porre un argine agli effetti che sarebbero potuti derivare dall’ordinanza n.34889 emessa dagli stessi Ermellini il 13 dicembre scorso, che aveva lasciato  intravedere possibilità di rivalsa dei mutuatari nei confronti degli Istituti di credito .

A chiudere i lavori, l’intervento della docente dell’Università della Calabria, prof.ssa e avvocato Gabriella Cazzetta, che ha svolto un’analisi tecnica  sul tema dell’ammortamento alla francese all’indomani della pronuncia delle SS.UU. che hanno emesso una sentenza cruciale per il settore bancario e i mutuatari italiani. Con la decisione n. 15130 del 29 maggio 2024, è stato, infatti,  stabilito che la mancata indicazione delle modalità di ammortamento e del regime di capitalizzazione composto degli interessi debitori in un contratto di mutuo a tasso fisso con piano di ammortamento alla francese non comporta la nullità parziale del contratto. Un opposto orientamento assunto dalla Corte di Cassazione avrebbe sicuramente messo in gravissima difficoltà il sistema bancario, ove la quasi totalità dei finanziamenti concessi si articolano in base ad un piano di ammortamento c.d. “alla francese”.  La prof.ssa Cazzetta  con una relazione scientifica precisa ed analitica,  ha, comunque, evidenziato come la Corte, che è intervenuta unicamente sulla tipologia di contratti di finanziamento a tasso fisso, non si sia pronunciata su tutti gli aspetti che riguardano l’applicazione del metodo di ammortamento alla francese, con l’effetto – che – a suo dire – rimane ancora impregiudicata la possibilità di agire  per quanto non espressamente statuito dalle SS.UU..

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