Carburanti, prezzi in rialzo: ecco le contromisure del Governo

Prezzi dei carburanti al rialzo: ecco le scelte del governo

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Carburanti

I prezzi dei carburanti continuano a salire. L’esecutivo, guidato da Giorgia Meloni, si è riunito la sera del 10 gennaio per stabilire delle contromisure al caro carburante. Vediamo quali sono.

Carburanti, prezzi in rialzo: ecco le contromisure del Governo e cosa sta succedendo

I prezzi dei carburanti sono aumentati, come noto, in maniera consistente. L’aumento è dovuto al fatto che il governo Meloni ha deciso di non rinnovare il taglio alle accise varato dal governo Draghi a marzo.

I prezzi dei carburanti sono arrivati a più di 1,80€ per benzina e quasi ad 1,90€ per il diesel. Anche il GPL è aumentato di almeno 0,10€. I prezzi su alcune autostrade italiane sono arrivati a sfiorare i 2,50€ per il servito.

In ogni caso, i prezzi sembrano in linea con quelli previsti considerando il taglio sulle accise che ha comportato uno sconto alla pompa di 18 centesimi sino a fine dicembre.

Grafico che confronta i prezzi dei carburanti tra il 2022 e il 2023

Le scelte dell’esecutivo

Il governo, come detto, si è riunito il 10 gennaio per discutere in merito alle contromisure da adottare per contrastare il caro carburanti. Il tema infiamma da giorni l’opinione pubblica e le preoccupazioni dei cittadini sono sempre più alte.

L’esecutivo ha deciso di non tagliare le accise, Meloni ha infatti sottolineato che “col taglio delle accise non ci sarebbero stati altri aiuti”. Il decreto legge preparato dal Consiglio dei ministri ha optato per favorire la trasparenza sui prezzi

Il decreto trasparenza

Il nuovo decreto legge denominato “decreto trasparenza” prevede per i distributori l’obbligo di esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti calcolato dal ministero delle Imprese ogni giorno, nonché il prezzo praticato alla pompa.

In questo modo, i consumatori avranno più indicazioni in merito allo scostamento tra prezzo praticato dal singolo distributore e prezzo medio nazionale.

Si prevede, solo per le reti autostradali, che gli esercenti non possano praticare un prezzo superiore a una percentuale del prezzo medio giornaliero che verrà definita da una norma apposita.

Sanzioni e i controlli

Sono previste sanzioni da parte dei prefetti per gli esercenti in caso di violazioni e, in caso di recidiva, è previsto un periodo di sospensione dell’attività per un periodo che va da un minimo di sette ad un massimo di novanta giorni.

Il governo ha come obiettivo quello di sviluppare rapporti sempre più forti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, al fine di “sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative” collegate al caro carburanti.

Inoltre, saranno rafforzati i controlli grazie alla collaborazione sempre più intensa con la Guardia di finanza.

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