A seguito dell’attacco ucraino in Crimea, il Cremlino ha comunicato che ci saranno delle conseguenze per l’accaduto. Secondo Mosca, dietro gli attacchi c’è Washington, essendo i missili utilizzati per il raid di origine americana.
Attacco ucraino a Sebastopoli: cinque morti
Domenica 23 giugno, gli ucraini hanno sferrato un attacco verso le truppe localizzate in Crimea, colpendo Sebastopoli. Le immagini dell’esplosioni sono state rese note dal canale Telegram Crimean Wind, mostrando il panico e la paura delle persone coinvolte nel raid.
Si contano cinque morti e cento cinquantuno feriti. Il governatore Razvozhaev ha dichiarato che alcuni civili sono rimasti uccisi nell’attacco. Il Cremlino ha subito condannato l’attacco, definendolo “vile” avendo causato la morte di innocenti e non di soldati.
Mosca inoltre ha accusato gli Stati Uniti di essere coinvolto nell’attacco a Sebastopoli. Difatti, tempo prima Washington aveva fornito a Kiev missili Atacms, ovvero gli stessi usati per i raid.
Mosca convoca l’ambasciatore statunitense
A seguito all’attacco in Crimea, il Cremlino ha convocato l’ambasciatore Usa. «Queste azioni non resteranno impunite, ci saranno conseguenze. L’Occidente uccide i bambini russi» avverte il Cremlino. Un altro colpo alla Russia viene dalla Repubblica autonoma del Daghestan, nel Sud del Paese: terroristi hanno attaccato una chiesa, una sinagoga e una stazione di polizia: venti i morti.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha affermato che «il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto è ovvio» e che si traduce nella «morte di cittadini russi». Peskov ha inoltre “chiesto” alla stampa estera di interrogarsi sulla provenienza dei missili usati per l’attacco e di chiedere all’Europa e agli Stati Uniti «perché i loro governi stanno uccidendo i bambini russi».
Inizio della rappresaglia russa: missile su Odessa
Nonostante il fatto che l’Ucraina non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla provenienza dei missili, Kiev ha condannato un attacco missilistico russo compiuto nella mattinata del 24 giugno. Il missile ha colpito un magazzino a Odessa, ferendo tre persone.