Conte si è già preso il Napoli, ma adesso dategli il centravanti

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Conte si è impadronito del Napoli in appena venti giorni di lavoro. Ma per svoltare definitivamente ha bisogno che la società risolva il prima possibile la grana del centravanti. Il tempo dell’attesa è finito.

Aiutarlo è l’unica soluzione

Conte si sta confermando, per l’ennesima volta, il miglior allenatore italiano in circolazione. In appena venti giorni di lavoro ha già cancellato tutte le scorie della passata stagione, rimettendo di fatto la chiesa al centro del villaggio.

Un’operazione di bonifica che soltanto un fenomeno come lui poteva compiere in un lasso di tempo cosi ristretto.

Quando di mezzo c’è Conte molto spesso il para-normale diventa normale e i miracoli diventano realtà. Ma abusare delle capacità di Conte è un peccato mortale di cui il Napoli non può e non deve macchiarsi.

Perché se in appena venti giorni di lavoro si sono già visti dei risvolti positivi in ogni particella che vada dal campo all’extra-campo (con Lele Oriali in prima fila sotto questo punto di vista) ciò che al Napoli sta mancando è il centravanti. E qui Conte non può fare nulla, se non sottostare alle tempistiche della società azzurra.

Quella del centravanti è una grana che non conosce la parola fine a circa 12 giorni dall’inizio ufficiale della stagione.

Il Napoli, com’è ben noto a tutti, ha chiuso un accordo di durata triennale con Lukaku già da diverse settimane.

Ma per ufficializzare il tutto, gli azzurri devono prima risolvere la grana Osimhen. Sull’attaccante nigeriano pende una clausola rescissoria da 130 milioni di euro, ma nessun club europeo è disposto ad accollarsi una spesa del genere. Qualcosina potrebbe arrivare dall’Arabia ma, ad oggi, Victor non apre.

Il PSG è l’unica squadra ad essersi fatta avanti, ma il club francese ha già fatto sapere di non voler esercitare la clausola rescissoria ne tantomeno di voler inserire Lee Kang all’interno dell’operazione (possibile contropartita gradita dagli azzurri).

La trattativa è attualmente in stand-by.

Nelle ultime ore sta prendendo quota la pista Chelsea, ma ad oggi siamo ancora nel campo del pour parler.

L’errore da non commettere di nuovo

Il Napoli non può restare con il cerino in mano per l’ennesima volta.

L’ambizioso progetto intrapreso con Conte al timone non può essere rovinato da un’infinita attesa mista ad ingordigia pura.

Victor da professionista lautamente pagato si sta allenando regolarmente con i suoi compagni di squadra, ma al contempo ha visto dalla tribuna le 3 amichevoli disputate sinora dagli azzurri (per evitare chiaramente ogni tipo di rischio).

E con Osimhen separato in casa, l’attuale centravanti titolare del Napoli è Walid Cheddira. Con il massimo rispetto per il ragazzo, ma ci troviamo di fronte ad un calciatore che non dovrebbe fare il titolare nel Napoli nemmeno nella partitella del giovedì.

L’unico modo per mettere la parola fine il prima possibile è darsi una deadline oltre la quale non si potrà procedere. E nel mentre ragionare razionalmente sulla cifra da chiedere per cedere Osimhen.

Il teatrino è durato fin troppo. Adesso il Napoli ha l’obbligo di agevolare il lavoro a Conte consegnandogli il suo centravanti titolare.

E se qualcuno non se n’è accorto siamo già a fine luglio. E il 10 agosto inizierà la stagione degli azzurri contro il Modena in Coppa Italia.

Il tempo stringe e il ritardo sul fronte mercato è sempre più sconcertante.

Adesso la dirigenza azzurra non può più restare ferma.

Contributo esterno.

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