Quanto accaduto stamattina ha veramente dell’inverosimile. Il calciomercato sa sempre regalare storie inedite, ma il caso Brescianini è a dir poco grottesco. Ennesimo schiaffo per Conte e la tifoseria partenopea.
Clamoroso al Cibali
Scacco matto per il Napoli. Il club partenopeo, dopo settimane di estenuanti trattative, aveva completato lo switch a centrocampo: dentro Brescianini e fuori Cajuste al Brentford.
Ma tutto si è complicato sul più bello. Cioè quello delle firme.
A far saltare il tutto ci ha pensato il Brentford che durante lo scambio dei documenti ha cambiato le condizioni che avevano permesso ai due club di giungere ad un accordo. I due club avevano raggiunto un accordo sul prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto (che poteva diventare obbligo al raggiungimento di determinate condizioni) fissato a 11.
E il Napoli parallelamente aveva chiuso per Brescianini alle medesime condizioni.
Ma con il saltare dell’affare Cajuste-Brentford, il Napoli ha fatto prima svolgere le visite mediche a Villa Stuart a Brescianini e poi successivamente ha proposto al Frosinone un cambio di condizioni (da 1 + 11 di riscatto a 0 + 12 di riscatto).
Mossa non gradita dal Frosinone che ha prontamente rifiutato l’offerta del Napoli e ceduto il centrocampista italiano all’Atalanta.
Per il Napoli è l’ennesimo schiaffo di un calciomercato insufficiente. Da chiedersi come sia possibile che una società con tanti milioni di euro in riserva possa realmente far saltare una trattativa per cosi poco.
Di certo Conte non può essere affatto contento. Nel frattempo il countdown è attivo e fra 5 giorni gli azzurri scenderanno in campo a Verona per il debutto stagionale in campionato.
Le premesse, purtroppo, non sono per nulla buone.
E dopo un 10° posto, la certezza è che il patron azzurro non abbia ancora capito quali siano stati gli errori che hanno portato alla disfatta azzurra.
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