Nelle ultime settimane, la città di Napoli si trova nuovamente al centro dell’attenzione per la chiusura di numerose scuole a causa della mancata conformità alle norme di sicurezza. È una situazione grave che coinvolge sia la politica sia l’amministrazione scolastica, generando sconcerto e malcontento tra famiglie e lavoratori.
La domanda che molti si pongono è chi sia realmente il colpevole. La politica, certamente, ha la sua parte di responsabilità, ma c’è anche da chiedersi se il problema non risieda anche nei dirigenti scolastici, spesso nominati proprio dalla politica stessa. Sono molte le segnalazioni di soggetti collocati a ricoprire ruoli cruciali per il funzionamento della pubblica amministrazione, privi di una reale competenza certificata. Queste nomine, frutto di un sistema spesso opaco, portano a risultati drammatici come quello che stiamo vivendo: scuole chiuse, sicurezza non garantita e, di conseguenza, studenti e personale scolastico lasciati senza risposte.
Ma chi paga realmente il prezzo di questa situazione? Sono i cittadini, in primo luogo, che vedono negato il diritto a strutture scolastiche sicure per i loro figli. E sono i lavoratori, costretti a operare in condizioni precarie o addirittura sospendere le attività. Tutto questo, a discapito di un’istruzione che dovrebbe essere il pilastro della crescita di una società civile e moderna.
Questa crisi evidenzia un male profondo: un’irresponsabilità atavica che caratterizza il modo in cui viene gestita la cosa pubblica in Italia, e in particolare a Napoli. Fino a quando si continuerà a nominare persone senza le giuste competenze, la scuola continuerà a essere vittima di inefficienze. E così, nonostante le buone intenzioni e i proclami, non ci sarà mai una vera ripresa per il sistema educativo cittadino.
La situazione delle scuole a Napoli non è solo un’emergenza locale, ma un segnale chiaro di un sistema più ampio che ha bisogno di riforme profonde, a partire da una maggiore trasparenza nelle nomine e dall’impegno concreto per garantire che chi ricopre ruoli di responsabilità lo faccia con la competenza e il rigore necessari. Solo così si potrà sperare in una scuola più sicura, moderna e di qualità.