UE, in Italia il più alto tasso di disparità regionale sull’occupazione

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L’Eurostat nel nuovo Annuario sulle regioni europee ha rilevato che nel 2023 molti stati membri dell’Ue hanno dovuto affrontare notevoli disparità interregionali nel mercato del lavoro. In alcuni paesi presentano regioni con carenze di manodopera ed altre con una disoccupazione persistentemente elevata. Mentre in tutti i paesi orientali e baltici multiregionali, così come Danimarca, Irlanda, Spagna e Svezia il loro tasso di occupazione più elevato si trovava nella loro regione capitale. In Belgio, Germania e Austria si registra una situazione opposta poiché le loro regioni capitali hanno registrato alcuni dei tassi di occupazione più bassi.

Italia: aumenta il divario occupazionale tra regioni

Per quel che riguarda l’Italia l’ufficio di statistica europeo, utilizzando il rapporto tra la quota di reddito percepita dal 20% della popolazione più ricca con il 20% di quella percepita dalla popolazione a basso reddito, ha segnalato che nel 2023 in Ue le maggiori disparità regionali per i tassi di occupazione sono state osservate in Italia. Basti pensare che la regione alpina della Provincia autonoma di Bolzano ha registrato il tasso di occupazione più elevato (79,6%), mentre le regioni meridionali di Calabria e Campania hanno registrato i tassi più bassi (entrambi 48,4%).

Maglia nera alla Calabria, è la regione europea con la più alta disparità sulla distribuzione del reddito.

Nella disparità sulla distribuzione del reddito il record negativo europeo per l’anno 2023 va alla Calabria: il reddito del 20% dei più ricchi era 8,5 volte superiore al reddito del 20% dei più poveri. Alle spalle della Calabria, i rapporti più alti sono stati osservati soltanto nella regione rumena di Sud-Vest Oltenia (7,4) e nella regione della capitale bulgara di Yugozapaden(7).

contributo esterno

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