In Russia è stato celebrato il processo contro l’unico oppositore politico di Putin. Aleksej Navalny dovrà scontare 9 anni di carcere.
Russia: 9 anni di carcere a Navalny
Il tribunale russo ha condannato Aleksej Navalny a 9 anni di carcere. L’unico oppositore di Putin è stato accusato di appropriazione indebita e di oltraggio alla Corte. In Russia il caso Navalny è stato trattato con delicatezza proprio perché, soprattutto dopo l’episodio dell’avvelenamento che ancora fa sentire i suoi strascichi sul fisico del leader oppositore, il mondo sta a guardare con attenzione.
Non è un caso che gli Stati Uniti continuino a chiedere alla Russia il rilascio di Navalny. Sulla questione della condanna, nello specifico, è intervenuto in particolare Boris Johnson che, ai giornalisti, ha accusato il Cremlino di aver “fabbricato” le accuse contro Navalny. Il premier britannico ha espresso la sua solidarietà all’oppositore di Putin.
Putin che, secondo Navalny, avrebbe “paura della verità”. Non certo le prime parole che l’oppositore ha dedicato all’inquilino del Cremlino. Questa condanna fa capire, ancora una volta, che tipo di Paese sia la Russia ed in che modo si rapporti con la giustizia. Navalny è soltanto il primo di una sfilza di arresti di oppositori imprigionati dal regime per aver espresso la propria contrarietà alle idee di Putin. Gli arresti, d’altra parte, si sono anche moltiplicati dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
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