Scontro Calenda-Salvini: «Leggi i giornali ti fa bene!»

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Durante la presentazione del nuovo libro d Bruno Vespa, al tempio di Adriano, a Roma. il leader di Azione Carlo Calenda ha “bacchettato” Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti, sule nomine della nuova Amministrazione di Donald Trump.

Calenda: «Ma come non li conosci?» Salvini: «Non leggo i giornali!»

Nella fase di dibattito il leader della Lega ha elogiato Trump, affermando che “Musk e Vivek Ramaswamy che cureranno la  modernizzazione della macchina pubblica americana.” A quel punto Carlo Calenda lo ha interrotto.

«Qual è quello che ti appassiona della nuova classe dirigente? Quello con la croce tatuata sul petto, quello che ha ammazzato il cane a 12 anni, quello no vax. Qual è la tipologia umana che ti fa dire ‘veramente questo è uno statista’?».

A quel punto il leader della Lega Matteo Salvini ha ammesso che non conosce tutti i membri della nuova Amministrazione americana. “Non conosco né quello con la croce né quello che ha ammazzato il cane. Conosco quello che è stato indicato per il dipartimento per la sburocratizzazione, che è Vivek, un ragazzo in gambissima che insieme a Elon Musk sarà incaricato di portare avanti il progetto di modernizzazione della macchina pubblica americana. Gli altri non li conosco”.

Il leader di Azione non ha perso l’occasione e ha subito attaccato Salvini sulla sua mancanza, affermando che i loro nomi “stanno su tutti i giornali”. Salvini si è giustificato con tale affermazione: «Per garantire il mio fegato, ho deciso di non leggere i giornali».

 A quel punto Calenda ha rincarato la dose: “Quindi, il vicepresidente del Consiglio non sa chi è stato nominato da Trump, ma dà un giudizio meraviglioso su quello che farà Trump. Ma leggili i giornali, che ti fa bene”. 

Il passo falso del Trump italiano

Lo scontro tra Calenda e Salvini ha riacceso il dibattito italiano sui futuri rapporti che l’Italia intratterrà con gli Stati Uniti dopo le elezioni di novembre. Come già bene noto, molti esponenti del governo si sono congratulati con il presidente eletto Donald Trump, tra i primi è stato lo stesso Salvini che dall’esito del voto ha iniziato a sfoggiare una outfit trumpiano, cravatta rossa e completo blu.

Insomma, Salvini è sembrato ammettere che i suoi giudizi sull’amministrazione americana si basano unicamente sulla sua conoscenza di Trump e Musk. Degli altri segretari scelti, invece, ha detto di non conoscere i nomi. “Quindi il vicepresidente del Consiglio italiano non sa chi ha nominato Trump, però dà un giudizio meraviglioso di quello che farà Trump”, ha incalzato Calenda.

Il segretario leghista ha provato a cambiare argomento: «Io sto parlando di Donald Trump”».   Ma ormai il danno era fatto e il leader di Azione non ha mollato la presa e ha rincarato la dose ricordando il tweet di Musk contro i giudici italiani contro la decisione del tribunale di Roma di far ritornare in Italia i 13 migranti destinati per i centri d’accoglienza in Albania. Come culmine del dibattito, Calenda ha introdotto un altro tema: «Ma Musk è quello che tu arresteresti se viene in Italia per il reato globale di Gpa? Quello che si fa le canne? È un altro». Infatti, come è ben noto, Musk ha avuto numerosi figli tramite la gestazione per altri (Gpa), che negli Stati Uniti è legale. Così come lo è il consumo di cannabis, contro cui la Lega ha condotto negli anni una durissima campagna.

Su questo punto il ministro Salvini ha risposto con un secco: «Non mandiamola in vacca…».

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