Nayib Bukele, presidente di El Salvador, è una figura controversa e innovativa: dalla lotta alla criminalità con misure drastiche, all’adozione del Bitcoin come moneta legale, fino all’uso strategico dei social media. Tra successi e critiche, il suo operato continua a far discutere il mondo.
di Giorgio Aprile
Nayib Armando Bukele Ortez: biografia e ascesa politica
Nayib Armando Bukele Ortez nasce il 24 luglio 1984 a San Salvador, capitale dell’omonimo paese, da madre cristiana e padre musulmano con origini palestinesi. Questo bilanciamento religioso all’interno della sua famiglia gli creerà i primi problemi durante la sua prima candidatura alla presidenza.
A 18 anni, inizia a militare attivamente nel partito di sinistra FMLN, di cui diventerà un membro di spicco, mentre ricopre anche la carica di direttore dell’azienda di famiglia. Grazie all’esperienza maturata negli ambienti politici, nel 2012 viene eletto sindaco della città di Nuevo Cuscatlán e, successivamente, nel 2015, sindaco di San Salvador.
La sua carriera politica non è però priva di ostacoli: dopo aver vinto entrambe le elezioni come membro del FMLN, nel 2017 viene espulso dal partito, accusato di aver promosso azioni calunniose e diffamatorie al suo interno. Lo stesso anno, Bukele fonda il partito “Nuevas Ideas” e, nel 2019, entra nelle fila del GANA, vincendo le elezioni presidenziali con quasi il 53% delle preferenze. Diventa così il presidente più giovane nella storia di El Salvador e dell’America Latina.
Nel 2021, il partito Nuevas Ideas, alleato con GANA, ottiene una maggioranza di due terzi nell’Assemblea Legislativa. Questo consente a Bukele di sostituire il procuratore generale e cinque giudici della Corte Suprema. Successivamente, la Corte di Cassazione stabilisce che, nonostante la Costituzione vieti mandati consecutivi, Bukele avrebbe potuto ricandidarsi. Nel 2024, vince con una schiacciante maggioranza dell’85% dei voti.
Nayib Bukele e la lotta alla criminalità
El Salvador è sempre stato uno dei paesi più pericolosi del Sud America, con un alto tasso di associazioni criminali. Nel 2015 si registrarono 6.600 omicidi su una popolazione di 6,5 milioni, principalmente a causa delle violenze tra le due principali gang, MS-13 e Barrio 18, che valsero al paese il titolo di “capitale mondiale degli omicidi”.
Nel 2018, il presidente Salvador Sánchez Cerén autorizzò un uso più incisivo della forza da parte delle autorità e un inasprimento delle condizioni carcerarie, dimezzando in breve tempo il numero di omicidi. Tuttavia, il vero punto di svolta arriva con la presidenza Bukele. Attraverso il “Piano di Controllo Territoriale” e presunti accordi segreti tra Stato e gang, il tasso di omicidi giornalieri è diminuito, passando da 9 nel 2019 a 3 nel 2021.
Nel 2022, la tregua tra governo e leader delle gang si rompe, portando a una recrudescenza delle violenze, con 87 omicidi in un solo giorno. Bukele dichiara lo stato di emergenza e introduce misure straordinarie, come la sospensione del diritto all’assistenza legale e la possibilità di processi di massa con fino a 900 imputati. La polizia avvia campagne di arresti di massa, portando alla detenzione di oltre 64.000 presunti criminali in un anno.
Questo approccio riduce il tasso di omicidi a 2,4 ogni 100.000 abitanti, rendendo El Salvador il paese più sicuro dell’America Latina. Tuttavia, l’aumento dei detenuti, che rappresentano il 2% della popolazione, ha reso necessaria la costruzione di un nuovo penitenziario, il CECOT, con una capacità di 40.000 detenuti, considerato un modello per altri paesi sudamericani.
Nonostante i risultati, Bukele è stato criticato da associazioni per i diritti umani, che denunciano violazioni dei diritti costituzionali e arresti arbitrari, coinvolgendo anche innocenti.
Bitcoin e social media: le nuove strategie
La popolarità di Nayib Bukele è alimentata anche dal suo utilizzo dei social media, da “X” (ex Twitter) a TikTok. Attraverso video che mostrano azioni contro la criminalità, inaugurazioni di opere pubbliche e scene di vita quotidiana, Bukele ha raggiunto un’ampia popolarità internazionale.
Il presidente ha fatto parlare di sé anche per una decisione senza precedenti: rendere il Bitcoin moneta legale nel 2021, acquistandone oltre 2.000 unità nel 2024, per un valore di circa 105 milioni di dollari. Con questa scelta, Bukele spera di trasformare El Salvador in un hub per investitori stranieri, consapevole delle difficoltà economiche del paese, dove il 30% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e la crescita del PIL è minima.
Autoproclamatosi “il dittatore più cool del mondo”, Bukele continua a dividere l’opinione pubblica: sarà in grado di trasformare El Salvador in un modello di sviluppo o assisteremo a un’altra trasformazione di uno Stato democratico in un regime autoritario?