California: incendi a Los Angeles, oltre 180.000 persone evacuate

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Il Sud della California sta affrontando una delle stagioni di incendi più devastanti degli ultimi anni. Nella vasta area di Los Angeles sono oltre 180 mila le persone evacuate. Tra queste anche alcune Star hollywoodiane come il premio oscar Mel Gibson, Paris Hilton e James Woods e che hanno perso le loro ville negli incendi. Altre 200 mila persone sono in stato di allerta, pronte ad evacuare. Come riportano le autorità locali, il bilancio delle vittime sale a 10. Circa 10 mila sono le strutture distrutte dagli incendi tra case, uffici e negozi e oltre 300 mila abitazioni rimaste senza elettricità. In fumo già 12 mila ettari di territorio, l’equivalente di circa 22 mila campi da calcio. La zona più colpita è quella di Palisades, tra Malibù e Santa Monica. La città di Los Angeles ha dichiarato lo stato di emergenza.

Le fiamme che stanno avanzando velocemente, sono alimentate da una combinazione di fattori naturali, meteorologici e climatici, tutti interconnessi in un quadro che rende la situazione ancora più drammatica. I roghi si estendono da Los Angeles fino alle aree dell’entroterra, creando una “cintura di fuoco” che minaccia la California meridionale.

Incendio del Palisades: Los Angeles in ginocchio

Sei sono gli incendi che stanno assediando la Città degli Angeli. L’incendio del Palisades scoppiato martedì scorso, si è rapidamente diffuso, distruggendo oltre 4.700 ettari e costringendo migliaia di persone a evacuare. A questo si aggiungono altri tre roghi attivi: l’Eaton, l’Hurst e il Sunset che stanno mettendo a dura prova i vigili del fuoco. Il primo ha raggiunto la città di Pasadena, il secondo nella San Fernando Valley, si è diffuso per 344 ettari. Il terzo è il più piccolo e ha bruciato almeno 24 ettari tra sentieri escursionistici e ville extralusso delle Hollywood Hills. A rischio un’area all’interno di Hollywood Boulevard a sud, Mulholland Drive a nord, la 101 Freeway a est e Laurel Canyon Boulevard a ovest. La combinazione di venti forti e vegetazione secca ha reso la situazione estremamente critica.

Secondo la National Fire Protection Association ad innescare i roghi sono principalmente incendi dolosi e quelli provocati dalle linee elettriche. Fenomeni climatici estremi, forti venti e siccità li alimentano, fino a raggiungere una portata devastante.

I venti di Santa Ana: il motore del fuoco in California

Una delle cause principali di questa distruttiva ondata di incendi è il fenomeno dei Santa Ana winds, conosciuti anche come “Devil Winds” (venti del diavolo). Questi venti caldi provenienti dalle regioni desertiche dell’entroterra, scendono verso la costa del Pacifico attraversando la California meridionale. Qui incontrano l’area di bassa pressione sopra la città di Los Angeles. I venti di Santa Ana possono raggiungere velocità di oltre 120 km/h, come nel caso di questi giorni, dove i venti hanno toccato i 129 km/h. Questo forte flusso d’aria contribuisce a far espandere rapidamente le fiamme, alimentandole con ossigeno e facendo sì che gli incendi crescano con una velocità preoccupante. Il fenomeno si verifica con maggiore frequenza durante l’autunno e l’inverno, quando la differenza di pressione tra l’entroterra desertico e la costa è più marcata. Quest’anno però la sua intensità è stata particolarmente devastante.

La siccità e la vegetazione secca

La scarsità di precipitazioni gioca un ruolo fondamentale nell’intensificare gli incendi. Il sud della California ha sperimentato una grave siccità nei mesi recenti, con piogge praticamente assenti da maggio 2024. Sebbene il 2023 sia stato un anno particolarmente piovoso, l’umidità accumulata nella vegetazione è stata rapidamente prosciugata, creando ampie riserve di combustibile naturale. Le piante, che erano cresciute abbondanti grazie alle piogge dell’anno precedente, sono ora secche e altamente infiammabili. In una situazione del genere la combinazione di vento e vegetazione secca, offre il mix ideale per un incendio che può propagarsi con una velocità impressionante. La scarsa umidità nell’aria e nei terreni, unita al calore dei venti di Santa Ana, ha avuto l’effetto di trasformare la vegetazione in una polveriera pronta a esplodere.

Incendi della California: cambiamento climatico e aumento dei fenomeni estremi

Il cambiamento climatico sta amplificando la frequenza e la gravità degli incendi in California. Le temperature globali più alte hanno contribuito ad aumentare l’intensità e la durata dei periodi di siccità. L’atmosfera più calda favorisce la dispersione di più calore verso l’ambiente. In questo contesto, l’Oceano Pacifico ha visto temperature superficiali anormalmente elevate, con l’acqua che si è riscaldata più del solito. Queste acque calde hanno creato un’alta pressione che ha impedito l’arrivo di aria umida, aggravando la siccità nella zona. Le condizioni climatiche più estreme causate dal riscaldamento globale hanno aggravato la frequenza e la gravità degli incendi, che ora colpiscono con maggiore forza e rapidità.

Difficoltà operative dei vigili del fuoco e scarsità d’acqua

Le risorse dei vigili del fuoco sono messe a dura prova. La Contea di Los Angeles è al momento impegnata a combattere almeno quattro incendi simultanei, tra cui il devastante Palisades Fire che brucia sulla costa e l’Eaton Fire, che ha raggiunto Pasadena. In questo scenario il capo dei vigili del fuoco della contea – Anthony Marrone – ha sottolineato la difficoltà di gestire più incendi di tale portata, dato che le forze in campo sono insufficienti per far fronte a tutte le emergenze. Inoltre le basse pressioni nelle tubature idriche e la difficoltà di reperire acqua per gli idranti, rendono ancora più arduo il compito dei soccorritori. Molte delle zone colpite sono ora senza acqua potabile, una situazione che complica ulteriormente l’intervento.

Come parte di un programma speciale del Dipartimento delle prigioni della California, un supporto fondamentale viene dai detenuti. Attualmente ne sono circa 800 impiegati come pompieri. Tuttavia la partecipazione a questo programma non è obbligatoria. Quelli che aderiscono volontariamente, ricevono un compenso di 10 dollari, cifra più bassa rispetto al salario minimo statale di 16,50 dollari.

Beni assicurati: il costo dei danni

Gli ingenti danni causati dagli incendi, per i beni assicurati potrebbero superare i 150 miliardi di dollari, rendendo questi eventi tra i più costosi nella storia degli Stati Uniti. Di fronte a una situazione così critica, le autorità californiane hanno deciso di intervenire. Per evitare che le compagnie assicurative abbandonino la regione e lascino i cittadini senza copertura, è stato imposto un divieto temporaneo di annullare le polizze nelle zone colpite dagli incendi. Questa misura valida per un anno, mira a garantire una certa stabilità e a permettere alle persone di ricostruire le proprie vite.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha dichiarato che sebbene l’entità dei danni sia impressionante, le compagnie assicurative saranno in grado di coprire tali perdite, grazie alle riserve finanziarie accumulate e ai buoni risultati registrati nel 2023 e 2024. Secondo le previsioni di AccuWeather, il costo totale, che include danni materiali e perdite economiche, potrebbe salire vertiginosamente.

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