Parole offensive della Russia nei confronti di Mattarella

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Venerdì è “esplosa” una durissima presa di posizione della Russia contro il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

Con dieci giorni di ritardo la portavoce della diplomazia del Cremlino attacca il presidente italiano per una sua affermazione che per Mosca conterrebbe parole “blasfeme”

Veicolata attraverso la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, la pietra dello scandalo per i vertici del Cremlino.

È stato un discorso sui nuovi equilibri mondiali pronunciato da Mattarella a Marsiglia dove il 5 febbraio ha ricevuto una laurea honoris causa

“Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”

Queste sono state le parole del capo dello Stato italiano, peraltro inquadrate in un ben più ampio ragionamento sul fallimento della “politica di appeasement”, nel senso di pacificazione, che precedette la Seconda guerra mondiale.

Sono state invece al limite dell’insulto personale le parole della replica di Zakharova che ha scandito: “Mattarella ha fatto paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione russa e la Germania nazista” definendoli “analogie criminali”

La portavoce della diplomazia russa è andata oltre e ha alluso a una colpevole dimenticanza di Mattarella.

Il Presidente della Repubblica avrebbe omesso di ricordare “da quale parte stesse l’Italia durante la Seconda guerra mondiale”, cioè con il nazifascismo.

Vero è che la Zakharova non tiene conto di quando l’URSS di Stalin siglò nel 1939 un accordo proprio con la Germania nazista per spartirsi vari territori, in virtù del famoso patto Molotov-Ribbentrop.

Dal Quirinale filtra solo il silenzio e un garbato invito a rileggersi l’intero discorso di Marsiglia: Sergio Mattarella è “sereno”, fa sapere il suo staff.

Certamente la “lectio magistralis” all’Università di Marsiglia vola molto più in alto della singola frase che ha così tanto irritato i vertici di Mosca.

Ma mai, si sottolinea, emerge un accostamento tra Hitler e Putin e al limite è chiaro il riferimento alle “guerre di conquista” di oggi con quelle che portarono al secondo conflitto mondiale.

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