Mauro Ruggiero (nato a Salerno nel 1979) è una persona poliedrica, ha due lauree, un dottorato di ricerca e sta per conseguire anche un Master di II livello. Ricercatore universitario, docente, scrittore, amministratore dell’Istituto italiano di cultura di Praga, giornalista fondatore della rivista di cultura online www.cafeboheme.it, autore di saggi, articoli e libri. La sua passione è lo studio del pensiero esoterico e l’influenza che questo ha esercitato ed esercita sulla società e nella cultura contemporanee. Da pochi giorni è uscito in libreria il suo ultimo lavoro: “Esoterismo e cultura. Saggi sulle influenze occulte nella letteratura e nell’arte” (Mimesis. 2025).
Lo abbiamo incontrato per sapere di più su di lui e su questo libro che, già dal titolo, promette di essere molto interessante.
Quando e come è nato in te l’interesse per l’Esoterismo?
Avrò avuto 16-17 anni, all’epoca frequentavo il liceo e facevo parte di un’associazione culturale del mio paese, molto attiva nella promozione del territorio e nell’organizzazione di eventi culturali. Un giorno, con un amico, ci vedemmo recapitare una cassa di libri antichi che una famiglia del paese, un tempo nobile, ci aveva dato per farli esaminare e catalogare. Ricordo che quando aprimmo quel baule, non volevamo credere ai nostri occhi. Dentro c’erano dei libri pazzeschi: testi del ‘600, ‘700 e ‘800. Qualche giorno dopo, mentre creavamo le rispettive schede per ogni volume, all’interno di uno di questi libri trovai uno strano foglio inserito tra due pagine, un documento scritto a mano in una calligrafia particolarmente bella e ordinata con alcuni simboli che spiccavano. Si trattava di un giuramento massonico dei primi del Novecento. Precisamente di un giuramento del XVIII grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, firmato di proprio pugno da un italiano emigrato negli Stati Uniti d’America. Il contenuto di quel pezzo di carta mi incuriosì subito, e per giorni non riuscii a pensare ad altro. Al tempo non sapevo nulla di massoneria e società segrete, se non tanti pregiudizi e dicerie che, però, contrastavano con le parole contenute in quel giuramento. Da lì iniziai a indagare e mi si aprì subito un mondo.

Quando ti è nata la passione per scrivere?
Da adolescente leggevo tanto. Mi piaceva la saggistica. Leggevo soprattutto di psicologia, filosofia orientale e occidentale, ma anche qualche romanzo e tanta poesia. Al liceo iniziai a scrivere qualche articolo per vari giornali locali e a pubblicare delle raccolte di liriche, vincendo diversi premi. Ho iniziato a scrivere in modo più costante solo dopo l’università, quando ho preso la tessera da giornalista. Oltre agli articoli, iniziai a scrivere dei saggi per poi approdare anche alla narrativa. Diciamo che la scrittura mi accompagna da molti anni ormai e la considero una parte importante della mia vita.
Parlaci prima di tutto del tuo primo libro sul rapporto tra esoterismo e letteratura
Le muse ermetiche. Esoterismo e occultismo nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia”, pubblicato nel 2019, si inserisce nel filone degli studi accademici sull’esoterismo occidentale, con l’obiettivo di chiarire i rapporti tra il pensiero esoterico e la letteratura italiana tra XIX e XX secolo, e analizzando come queste correnti hanno contribuito al rinnovamento culturale dell’epoca. Il saggio esamina, ad esempio, il profondo interesse per l’occulto di autori e intellettuali come Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Pascoli, Luigi Capuana, Antonio Fogazzaro e tanti altri, e dimostra come questo interesse non rappresentò una semplice moda passeggera, ma influenzò significativamente la loro produzione letteraria e tutta la cultura del tempo. E questo, purtroppo, a scuola non lo insegnano.
Insomma, ritieni che l’esoterismo sia sempre stato mistificato e ignorato volutamente dalla cultura ufficiale, perché scomodo?
A scuola tutti abbiamo studiato chi era e cosa ha fatto Garibaldi, ma nessuno ti dice che è stato anche il gran maestro della Massoneria Italiana. In nessun testo scolastico ho mai letto che Giosuè Carducci, considerato uno dei poeti più importanti del suo tempo, è stato anche massone e addirittura 33° grado del Rito Scozzese, e che si è fatto inumare con addosso i paramenti massonici;che anche Pascoli è stato massone, che Pirandello e Capuana si sono occupati di spiritismo, che Fogazzaro era un mistico… Nelle migliori opere della letteratura italiana c’è stata un’influenza molto forte della cultura esoterica. Pinocchio è considerato a tutti gli effetti, un’opera simbolica e profondamente esoterica. Persino il libro “Cuore” viene considerato un libro massonico perché si contrappone a quella che era l’idea cattolica della società del tempo. Se analizzi il libro non troveri al suo interno nessun riferimento alla religione, in un periodo in cui invece la religione era predominante. Ma potrei citarne altri: Arturo Onofri, Moscardelli, Sibilla Aleramo. Papini, Prezzolini… Guardando le riviste culturali italiane del primo Novecento, capisci quanto era importante l’influenza dell’esoterismo sulla società.
Ma che cos’è per te l’esoterismo?
Non è per nulla facile rispondere a questa domanda. Ci sono interi volumi sull’argomento. Volendo un po’semplificare il problema, potremmo dire che l’esoterismo è un insieme di dottrine, conoscenze e pratiche caratterizzate da un linguaggio simbolico e un metodo di trasmissione – tra iniziati – che prevede un percorso graduale di apprendimento. Per qualcuno è una forma di conoscenza “alternativa” rispetto al pensiero razionale e dogmatico, ma più che alternativa, io direi che è un sapere che vuole unire questa conoscenza alla spiritualità. Un sapere “scomodo” che viene considerato un po’ come una terra di nessuno che sta in mezzo a scienza, filosofia, religione, un punto di incontro di queste tre cose, ma di fatto nessuna di esse. Eppure, come dice lo studioso Wouter Jacobus Hanegraaff: insieme alla filosofia razionalista, le radici giudaico-cristiane e la scienza, l’esoterismo è la quarta colonna della nostra cultura. Una colonna, aggiungerei, un po’ “occulta”. In realtà si fa prima a dire cosa non è, l’esoterismo. Non è superstizione, non è leggere le carte o i fondi del caffè, quella è solo una “bassa” rappresentazione del pensiero esoterico; un “occultismo da bancarella”. Non a caso oggi l’esoterismo, proprio per la sua complessità e importanza, è diventato oggetto di di studio accademico. Per me, personalmente, il pensiero esoterico è un modo di guardare al mondo, di approcciarsi alla realtà, e di vivere la conoscenza, senza escludere scienza e religione.
Di cosa parla, invece, il nuovo libro appena pubblicato?
Esoterismo e cultura. Saggi sulle influenze occulte nella letteratura e nell’arte” (Mimesis, 2025) raccoglie una selezione di studi accademici, saggi, riflessioni, conferenze e articoli divulgativi che ho scritto nel corso di diversi anni, focalizzati sul rapporto tra pensiero esoterico e cultura. L’obiettivo principale del libro è esplorare come l’esoterismo si manifesti in diverse espressioni culturali, e offrire nuove prospettive sulle connessioni tra il pensiero esoterico e la cultura ufficiale. Ho messo insieme diversi lavori per andare a ricercare le radici “occulte” di alcune opere e l’interesse per il pensiero esoterico da parte di figure note della nostra cultura. Apro il libro parlando di Casanova – di cui quest’anno ricade il 300° anniversario dalla nascita – e di quanto l’esoterismo abbia influenzato tutta la sua vita. Parlo dell’influenza del pensiero esoterico nella musica di Franco Battiato. Della figura del “diavolo” ne Il Maestro e Margerita di Bulgakov, della passione per l’alchimia del Parmigianino… Sempre per dimostrare come il pensiero esoterico sia presente nella cultura degli ultimi secoli e che comunque è stato in qualche modo interiorizzato dai vari intellettuali e artisti.
Quanto è presente nella tua vita l’esoterismo?
Diciamo che il mio interesse per l’argomento non è solo e puramente accademico.
Nella vita hai un approccio più razionale o intuitivo?
Ho sempre cercato un equilibrio. Fin da giovane ho sempre cercato di alimentare entrambi questi aspetti e non far prevalere mai uno rispetto all’altro. Il ché non è necessariamente positivo. Ho magari pagato anche un prezzo in tal senso, ma ho sempre cercato di sviluppare in modo parallelo entrambe le attitudini. Io mi definisco un emozionale matematico. Quando devo agire razionalmente sono capace di farlo, ma non trascuro l’intuizione. Il mondo è complesso e richiede un approccio che non è solo bianco o nero.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto curando un altro saggio dal titolo Esoterismo e Società nel quale ho intervistato una ventina di docenti universitari e ricercatori di tutto il mondo sulle influenze dell’esoterismo nelle varie branche del sapere umano. Il libro vuole esplorare il rapporto tra esoterismo e società, analizzando come le correnti esoteriche abbiano influenzato il pensiero collettivo, le istituzioni e le dinamiche culturali. Quale ruolo ha avuto nei processi di trasformazione sociale, in che modo le sue pratiche e i suoi simboli si sono diffusi, e soprattutto, perché l’essere umano continua a essere attratto dall’ occulto anche nell’era dei super computer e dell’Intelligenza artificiale. Il libro dovrebbe uscire verso la fine del 2026.
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