Fine anno, il discorso del Presidente Mattarella. Come di consueto, è stato trasmesso a reti unificate alle ore 20:30, in diretta dal Palazzo del Quirinale a Roma. Molte le tematiche trattate.
Mattarella, il tradizionale messaggio di Capodanno
Trattasi del decimo discorso di fine anno, per Sergio Mattarella, nelle vesti di Presidente della Repubblica Italiana. Un’importante tradizione volta ad offrire una panoramica sulla situazione attuale del paese e sulle sfide future. Ma anche un momento per riflettere sulle speranze e sulle aspirazioni per l’anno nuovo, incoraggiando i cittadini a lavorare insieme per un futuro migliore.
Fine anno, le tematiche affrontate da Mattarella
Il Presidente ha esordito nel parlare di “momenti difficili”, citando i conflitti a Gaza e in Ucraina. Affermando che “la pace grida la sua urgenza”, rivolgendo il primo augurio per un nuovo anno di pace.
Mattarella ha proseguito, segnalando il valore della libera informazione circa la detenzione della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata in Iran con l’accusa di violazione delle leggi islamiche. “Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia”, ha concluso il Presidente.
Mattarella ha poi ricordato la scorsa notte di Natale, in cui Papa Francesco ha aperto il Giubileo, rivolgendo un discorso basato sul futuro e sulla speranza: “Tocca a noi saperla tradurre in realtà, riorientando la convivenza e il modo di vivere insieme”, ha affermato il Presidente.
Mattarella ha poi esposto una “sconfortante sproporzione” tra la spesa sostenuta in armamenti rispetto a quella stanziata alla recente Cop 29 a Baku, per contrastare il cambiamento climatico. “Esigenza, questa, vitale per l’umanità”, ha ribadito il Presidente.
Mattarella ha poi sviscerato diverse situazioni di carattere nazionale, a partire dalla sanità. “Lunghe le liste d’attesa, con numerose persone che rinunciano alle cure perchè prive dei mezzi necessari.” Mentre sull’occupazione, “resistono aree di precarietà, di salari bassi e di lavoratori in cassa integrazione.”
Il Presidente ha proseguito con i giovani, definendoli “la grande risorsa del nostro Paese”. Gli stessi che “avvertono precarietà ed incertezza, andando a lavorare all’estero perchè non trovano alternative.” Ancora, sul divario Nord e Sud, “c’è una disuguale disponibilità di servizi. Bisogna colmare queste distanze, assicurando un’effettiva pienezza di diritti.”
Mattarella ha poi posto particolare attenzione sul fenomeno della violenza, soprattutto tra ragazzi. “Bullismo, risse, uso di armi e preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe.” Mentre sull’export italiano e turismo, che registrano dati positivi, “il Paese esercita una grande forza di attrazione”, ha dichiarato il Presidente.
Mattarella ha concluso con il rispetto verso gli altri, correlandolo al tema della sicurezza sul lavoro, del sovraffollamento carceri e del femminicidio. Oltre al sentimento di patriottismo, ringraziando le forze dell’ordine, medici, insegnanti, imprenditori responsabili, volontari, anziani, sportivi e stranieri italiani. Esortando ad uno spirito di integrazione nei confronti di questi ultimi.
Contributo esterno