Benevento, calano le tenebre sulla Strega: lascia anche Stellone

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Benevento

Il Benevento ha scelto Agostinelli che scalza il ritorno di Caserta. Il baratro della C è ormai una certezza.

di Antonella Coletta

Ultima in classifica ed epilogo amaro per la partita “della vita” al Vigorito di Benevento contro la Spal di Oddo

Molti i tifosi che ci avevano sperato e che oggi hanno duramente contestato la squadra invitandola a lasciare il campo per far spazio alla primavera nelle prossime partite del campionato.

La discesa verso il baratro della retrocessione inizia da tempo, come un’inesorabile agonia

Qualche infortunio di troppo, presunte sviste arbitrali o forse la mancanza di un vero leader dentro e ai bordi del campo, insomma la mancanza di una strategia e di un’idea di gioco condannano la Strega ad una quasi certa retrocessione in serie C.

Una squadra che sembra non assomigliare neppure pallidamente alla formazione che segnò un precedente straordinario quando in due stagioni consecutive fu promossa in serie B nel 2016 e poi nella massima serie nel 2017.

Una permanenza in A che durò poco, nella quale la Strega pagò sicuramente il prezzo dell’inesperienza. Eppure, grazie all’era Inzaghi, riuscì a riassaporare l’ebbrezza di giocare tra le grandi.

Poi ancora il declino, l’addio di Superpippo in malo modo e in seguito, gli addii di Caserta prima e Fabio Cannavaro poi, l’ex campione del mondo sul quale la presidenza e una larga frangia di tifosi avevano riposto le ultime speranze.

Roberto Stellone eredita due mesi orsono una squadra senza identità. Eppure, ci prova a invertire la rotta e punta su qualche promettente della Primavera. Un primo tempo che lascia accesa qualche speranza, un pareggio conquistato in una manciata di minuti, in cui il Benevento sembra reagire. Poi l’abisso nella ripresa: la Spal gioca con maggiore incisività e porta a casa 3 punti preziosi.

Nel dopo gara Stellone appare stanco, non vuole parlare della partita, chiede scusa a tutti e annuncia le sue dimissioni. La società ha scelto, per questa fase delicata e forse per lavorare all’anno prossimo, il tecnico Agostinelli.

Lo scenario che si prospetta lascia infatti poche illusioni. Il Benevento, fanalino di coda a 29 punti, affronterà nelle ultime 6 gare Reggina, Palermo, Parma, Cittadella, Modena e Perugia che, per diverse ragioni, si giocheranno il tutto per tutto.

Le lacrime di Lorenzo Carfora sono un’altra amara sconfitta

E intanto le lacrime del giovanissimo e talentuoso Carfora, classe 2006, fanno il giro dei social e hanno un che di amaro, sanno di tanta voglia di farcela e della consapevolezza di aver fallito.

Difficile comprendere le ragioni di tanti errori. L’idea è che non vi sia un solo colpevole perché il Calcio è una macchina che ha bisogno di tutti i suoi ingranaggi per funzionare e magari è mancato l’ascolto, le scelte dolorose, la voglia di crederci, la “fame” di farcela.

L’auspicio è quello di metabolizzare pecche e sconfitte. E tornare a essere quella formazione che alla città di Benevento seppe regalare un grande sogno.

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