SS 106 entra nel circuito delle infrastrutture europeo

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Caulonia. Nuova SS 106 nel circuito delle infrastrutture europeo. Salvini rassicura: con nuovo codice degli appalti tutto si semplifica. Ai sindaci maggiore responsabilità.

di Rosella Cerra

Molti i sindaci della costa del basso Ionio presenti nell’Auditorium “Angelo Frammartino” a Caulonia Marina per fare il punto sulla Nuova Statale 106 jonica.

Introduce il sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso, che con tutta la sua comunità, si aspettano uno svincolo proprio a Caulonia della nuova 106. In questo tratto si sono avuti negli ultimi giorni diversi incidenti.

Ma sono oltre 700 vittime negli ultimi 20 anni su tutta la tratta calabrese.

 Un’autentica strage.

Macrì: la 106 strategica come frontiera del Sud Europa

Francesco Macrì, presidente delCorsecom, la piattaforma di sindaci e associazioni per il rilancio della Locride, lancia un appello all’unità ed al raggiungimento di un accordo fra gli amministratori. E precisa quanto sia importante la strada statale 106 nel panorama europeo, rappresentando di fatto un’area di frontiera per il Sud Europa nel Mediterraneo.

Bartolo: il punto è zero!

Per Bruno Bartolo, presidente dell’Associazione dei Comuni della Locride, un intervento che è quasi uno sfogo «siamo al punto zero! Bisogna ripartire perché ancora non c’è niente. Occorre stabilire un cronoprogramma. Ci sono i soldi? Bene, si deve procedere».

Precisa anche lui l’importanza di tale costa sulla frontiera con l’Africa perché qui avvengono gli attracchi dei migranti.

Due miliardi da recuperare dai fondi dello Stato

Pier Paolo Zavettieri, presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica, l’area messa peggio perché ancor più isolata rispetto alle altrde. Ser i tempi di realizzazione dell’intero tratto, da Sibari a Reggio Calabria, è di 8-10 anni, allora si è fuori anche dai tempi per utilizzare i fondi del PNRR, che sono molto ristretti, riferendosi al 2026. Si auspica quindi anche delle modifiche sostanziali relative al Piano di Ripresa. Ma ha delle proposte. Utilizzare i fondi ordinari dello Stato per la realizzazione di un nuovo tratto nella parte Sud. Si tratta di circa due miliardi di euro. Le opzioni: tratto Caulonia-Squillace, tratto Ardore-Palizzi, tratto Palizzi/Melito Porto Salvo-Reggio Calabria. Questi fondi potrebbero essere recuperati svincolando quelli previsti per i tratti di 106 attualmente in fase di realizzazione nella parte Nord della Calabria che dovrebbero concludersi entro il 2026/27. Questi povrebbero essere inseriti e certificati come spesa del PNRR. Inoltre, solo per fare qualche altro esempio, altre risorse dello Stato che negli anni 2016/17/18 sono servite per programmare lavori della banchina ovest del porto di Gioia Tauro o per l’efficientamento energetico nei comuni e che oggi sono stati inseriti nel PNRR.

Alberto Prestinienzi. È consulente dei sindaci e di Anas per la progettazione. Ricorda come il tracciato della 106 avrebbe dovuto essere una autostrada. Ma ora bisogna cambiare marcia.  «C’è la necessità di progettare tutta la tratta, da Taranto a Reggio Calabria, da concordare con il territorio. I singoli comuni devono verificare la compatibilità dei singoli tratti con il progetto generale. Altrimenti si ha uno sconvolgimento con il territorio». Ma il progetto è da completare, e non si ha una stima precisa dell’importo completo. La 106 come dorsale europea deve essere collegata con delle trasversali alla parte tirrenica seguendo poi il percorso verso la Sicilia con il ponte sullo Stretto.

SS 106 deve essere una problematica europea – Va inserita nelle reti TEN-T

Domenico Mantegna, sindaco di Benestare e consigliere delegato della città metropolitana di Reggio Calabria, sostiene che non è una competenza dei sindaci la SS 106, ma è una problematica europea. Infatti rappresenta una porta aperta per il Mediterraneo, per i paesi orientali ed emergenti. Se non c’è la volontà politica non si può risolvere. Occorre inserirla nel tracciato della rete dei corridoi europei TEN-T (reti trans-europee di trasporto). Diverrebbe quindi veramente un’arteria europea.

Ministro Salvini: 50 milioni per la progettazione

Interviene telefonicamente il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.  «In questo periodo abbiamo lavorando per finanziare la progettazione dell’ammodernamento del tratto reggino della 106». Si tratta di circa 50 milioni di euro. Altri tre miliardi sono stati stanziati per il tratto Sibari-Crotone-Catanzaro. A fine mese dovrebbero partite le risorse. Dà fiducia ai sindaci, specie con il nuovo Codice degli Appalti.

Li invitanelle sale del Ministero per dare risposte concrete a chi le aspetta da molto tempo”. Poi altre parole slogan: alta velocità, Ponte sullo Stretto, lavoro e sicurezza.

Si ritorna agli interventi in presenza.

Massimo Simonini, Commissario Straordinario del Governo per gli interventi sulla strada statale 106 specifica che i 3 miliardi in Finanziaria prevedono 12 interventi commissariali. La tratta principale è la Sibari -Crotone-Catanzaro. Solo tre gli interventi più a sud di Catanzaro fino a Reggio Calabria. Ma ha anche «ottenuto da parte del Ministero i soldi per i finanziamenti per i progetti e per fare delle progettazioni, poiché -precisa- è importante fare progetti con i sindaci che fanno la differenza. È importante cioè fare progetti condivisi. Bisogna fare un aggiornamento della fase progettuale per i progetti esecutivi».

Dolce: Non siamo all’anno zero, ma bisogna progettare per essere pronti

Per Mauro Dolce, già assessore regionale alle infrastrutture ed ora consigliere di Occhiuto sullo stesso tema, per il completamento della 106 i tempi saranno brevi e non siamo all’anno zero. Bisogna comprendere anche le altre infrastrutture, ferrovie, elettrificazione delle stesse, porti, aeroporti e trasversali. Ma bisogna essere pronti con le progettazioni per intercettare i fondi «I cronoprogrammi se non ci sono fondi già stanziati difficile farli. Sappiamo che in Italia la prima cosa è essere pronti a intercettare i fondi e quindi la progettazione è fondamentale». Sembra un cane che si morde la coda. Da dove iniziare?

Occhiuto: Tre miliardi in 15 anni

Questi sono i tempi nei quali verranno erogati i tre miliardi. Lo specifica nel suo intervento telefonico Mario Occhiuto, Governatore della Calabria «Stiamo spingendo con molta determinazione su Anas perché almeno realizzi la progettazione e devo dire che l’Anas lo sta facendo. Rispetto a questo sono sufficientemente soddisfatto». Ha già chiesto ad Anas di accelerare i tempi per la progettazione, infatti, ribadisce anche lui, le risorse andranno ove vi sono già progetti esecutivi. Anche il ponte sullo Stretto diventa più sostenibile se vi sono le strutture a contorno. Infatti, il ponte può essere un acceleratore per gli altri interventi strutturali, altrimenti rischia di essere una cattedrale nel deserto.

Il comma 511 dell’art. 1 della legge n. 197 del 29 dicembre 2022

Nello specifico si tratta del comma 511 dell’art. 1 della legge n. 197 del 29 dicembre 2022

511. Per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica  è autorizzata  la spesa complessiva di 3.000 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, 150 milioni di  euro  per  l’anno  2027,  200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, 250 milioni di euro per l’anno 2032 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037”.

Si tratta quindi del tratto compreso fra Sibari e Catanzaro quello di cui si parla.

Claudio Moroni, DG Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria, suggerisce di creare un metodo di lavoro-progettazione per coordinare i tempi e le risorse. Deve esserci spirito di squadra con i sindaci. I tre miliardi possono essere spesi in minore tempo dei 15 anni previsti, per fare spazio ad alti finanziamenti. 

Sindaci: cosa dire alle nostre comunità di questo incontro?

Da parte dei sindaci era atteso questo momento di confronto. Ma a fine incontro, durato meno di due ore, c’è un senso di amarezza. «Cosa dirò ai miei concittadini di questo incontro? Che vi sono meno risorse di quelle che occorrono? Quale è il progetto?» stigmatizza il sindaco di Stignano. Si è parlato di milioni, di miliardi di euro, di investimenti, progettazione, di PNRR. Ma la sensazione è che ci vorranno ancora molti anni per vedere veramente una nuova 106, oggi definita ancora la statale della morte.

Basta vittime sulla SS 106: Sindaci, incatenatevi sulla strada killer

Un suggerimento viene lanciato il giorno dopo dall’associazione Basta vittime sulla 106. Per loro la mancanza di progetti validi è solo un pretesto «Mentre in altre latitudini si avviano processi senza valide progettualità e coperture finanziarie nell’area reggina due anni fa servivano i fantomatici 51 milioni di euro tanto decantati dall’onorevole Cannizzaro per la progettazione ma di fatto mai visti ed oggi servono altri 3 anni per progetti validi da mandare in gara».

Proprio all’inizio di febbraio 2023 l’associazione ha presentato il REPORT SULLA SS 106. 205 MORTI IN 10 ANNI IN CALABRIA.

Alecci: 3 miliardi in 15 anni sono uno schiaffo per la nostra Regione

Per Alecci, consigliere regionale del PD quei 3 miliardi in 15 anni rappresentano «Una vergogna». Il commento era giunto a caldo, all’indomani dell’annuncio del ministro Salvini del novembre scorso. Di fatto per il 2023 arriveranno solo 50 milioni. E solo fino a Soverato. “Per il resto niente”- precisa.

«Annuncio di Occhiuto e del ministro della Lega rappresenta uno schiaffo a tutte quelle famiglie che hanno perso un loro caro su quella strada» E fornisce le cifre direttamente prese dai programmi di spesa dell’Anas relativi ai lavori da fare per il completamento della 106 ed ai costi. «Un totale di oltre 8 miliardi di euro – Con 3 miliardi, se arriveranno, se ne farà solo un terzo».

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