Continua l’Earth Day: eventi in tutto il mondo per celebrare la 53° Giornata Mondiale della Terra. In Calabria il talk “Ponti sul Mediterraneo”.
di Rosella Cerra
Sul sito dell’ Agenzia per la Coesione Territoriale così viene presentato l’evento
«L’iniziativa ecologista, giunta alla sua cinquantaquattresima edizione, è stata istituita dalle Nazioni Unite dopo un disastro ambientale avvenuto in California (Santa Barbara) nel 1969, causato da un’enorme fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil.
Ne seguì una manifestazione organizzata il 22 aprile 1970 che coinvolse 20 milioni di cittadini americani che chiedevano attenzione alle problematiche ambientali, ad “una questione di sopravvivenza”.
Oggi l’Earth Day coinvolge oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo. Da quel giorno, il 22 aprile di ogni anno rappresenta l’occasione per ricordare l’importanza della salvaguardia del nostro Pianeta e la difesa dell’ambiente, per sensibilizzare sui temi dell’inquinamento di aria, acqua e suolo, la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.
L’appuntamento – Continua – è dal 21 al 25 aprile a Roma, presso la terrazza del Pincio e il Villaggio per la Terra – inaugurato al Galoppatoio di Villa Borghese nel 2016 – con concerti, spettacoli, attività sportive, laboratori didattici, attività per bambini, incontri tematici e performance artistiche e culturali».
Tutte le iniziative in programma nel mondo si trovano su QUESTO link.
#OnePeopleOnePlanet – Maratona Multimediale
Il 22 aprile in Italia si è tenuta la quarta edizione di #OnePeopleOnePlanet, maratona multimediale di 16 ore su Rai Play dalla Nuvola di Fuksas a Roma. Organizzato da Earth Day Italia e Movimento dei Focolari con tema Invest in Our Planet, si “sottolinea l’importanza di dedicare il nostro tempo, le nostre risorse e la nostra energia per risolvere il problema dei cambiamenti climatici ed ambientali“.
Dalle 8.00 alle 24.00 moltissimi gli interventi ed i collegamenti da tutta Italia.
Earth Day è anche “Ponti sul Mediterraneo” in Calabria
Dalla Calabria il collegamento è avvenuto dalla sede di Entopan che ha ospitato il talk “Ponti sul Mediterraneo”. Un particolare focus incentrato anche sul tema dell’accoglienza e dei corridoi umanitari, con riferimento alla tragedia di Cutro. Ma un Mediterraneo che ha anche “ponti” di innovazione, tecnologia, sviluppo.
Il talk è stato condotto da Claudio Paravati ed ha visto la partecipazione di moltissimi ospiti, fra cui S. Em. Card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo di Catanzaro, il presidente della regione Mario Occhiuto. Ma anche i fondatori della struttura che ha ospitato l’evento.
La centralità della Calabria nel cuore del Mediterraneo viene rimarcata nell’intervento del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto:
«La Calabria è una regione che si candida a essere il ponte verso l’Europa per le regioni che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo anche su altre questioni che oggi viviamo come un problema, ma possono essere trasformate in una straordinaria opportunità. Mi riferisco ai flussi della migrazione che vanno regolamentati e governati, ma non subiti come se fossero una sciagura. C’è un continente, l’Europa, che ha bisogno di manodopera per alcune lavorazioni.
E ci sono tanti uomini, tante donne, che vivono nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che vorrebbero una vita migliore, qualche occasione di emancipazione, che nell’incontro tra continenti diversi potrebbero realizzare.
La Calabria si candida ad essere la regione avamposto dell’Europa sul Mediterraneo e una regione amica per i Paesi che sia affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo, che tra qualche anno cresceranno con tassi di incremento del PIL sensibilmente superiori a quelli dei Paesi Europei. Dovremmo investire nei Paesi del Mediterraneo per arginare i fenomeni migratori, per dare ai cittadini che abitano questi Paesi occasioni di emancipazione nelle loro terre.
Sarà necessario investire risorse importanti – la comunità occidentale dovrà farlo – e queste risorse possono esser un’occasione per consolidare scambi commerciali, economici tra l’Europa e quei Paesi. La Calabria può essere il ponte attraverso il quale realizzare questa utile alleanza tra continenti diversi per un futuro della Terra che sia migliore del passato che abbiamo conosciuto».
Earth Day: in Calabria il talk “Ponti sul Mediterraneo”
S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, riprende il tema dell’immigrazione dei corridoi umanitari, creati per la prima volta in Europa in Italia e poi adottati in altre parti del mondo: «I corridoi umanitari sono segno del non accettare la regola dell’impotenza.
Significano uscire dal pensiero che siano problemi troppo grandi di fronte ai quali sia solo possibile rassegnarsi. Inoltre, l’illegalità si contrasta solo con la legalità, ma quella che funziona e non quella che complica i problemi lasciando le persone senza diritti, prospettive e risposte.
I corridoi umanitari sono questo, ciò che riconosce il bisogno delle persone che arrivano e i loro diritti, e il bisogno che noi abbiamo di loro. Sono uno sportello aperto che permette a uomini e donne di arrivare nel nostro Paese, peraltro senza spese per le Istituzioni ma a carico della Comunità di Sant’Egidio che ha dato vita a questa iniziativa in concerto con la Federazione delle Chiese Evangeliche, la Tavalo Valdese e la CEI- Caritas».
Un ponte umanitario che ritorna con l’arte e la musica, dopo la giornata promossa da Cauteruccio sulla spiaggia di Cutro, con l’esibizione del maestro del Conservatorio di Catanzaro
L’importanza della coniugazione fra sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente viene ribadita da Giuseppe Romano, Commissario Straordinario ZES Campania e Calabria: «Lo sviluppo economico viene spesso considerato opposto rispetto alla tutela ambientale ma la nostra costituzione prevede che l’iniziativa economica possa essere libera purché svolta nel rispetto della natura.
Le Zone Economiche Speciali devono consentire all’imprenditore che intenda allocare un’attività economica produttiva in queste aree di operare con una prospettiva di lungo periodo per le generazioni future grazie al beneficio di investimenti immediati da parte dello Stato che lo supportino».
Entra nello specifico per presentare la realtà che ha ospitato il talk Francesco Cicione, presidente di Entopan e fondatore diHarmonic Innovation Hub, struttura collegata ad Entopan per l’economia circolare:
«Viviamo un’epoca ferita da profonde ingiustizie sociali ed ambientali che hanno bisogno di essere ricomposte.
Noi riteniamo che l’innovazione sia tale se è al servizio dell’Uomo nel lungo periodo, producendo bellezza etica, prima ancora che estetica. Questo è ciò su cui siamo quotidianamente impegnati lavorando all’ambizioso progetto Harmonic Innovation Hub e supportando iniziative di grande valore e portata culturale e geopolitica come la Giornata Mondiale della Terra promossa da EarthDay e l’ONU, a cui va la nostra gratitudine per il cammino comune orientato a dare fattiva attuazione alle strategie dell’Agenda ONU 2030».
Pasqualino Scaramuzzino, presidente di Harmonic Innovation Hub, ha inoltre specificato:
«Stiamo cercando di attrarre in Calabria, oltre a risorse e capitali, anche talenti: una duplicità di attrazione che risconta grande successo. Il nostro obiettivo è da un lato aprire ponti con tutto il Mediterraneo e, dall’altro, aprire anche ponti intergenerazionali perché per noi l’aspetto dello sviluppo del Mediterraneo e del Nord Africa va di pari passo con questo.
Un ragionamento di solidarietà che è sì territoriale ma anche diacronico. Da qui deriva il nostro tentativo di essere dei buoni antenati, che hanno qualcosa da dare al prossimo, non è solo chi ci sta di fronte ma anche chi verrà dopo di noi.
Stiamo realizzando nel Sud Italia due hub di oltre 40.000 mq, all’interno dei quali verrà creata, accolta, custodita, fatta crescere l’innovazione. Una cosa che non sembrava possibile, ma nel Sud profondo stiamo realizzando questo grandissimo progetto».
Un Sud quindi che accoglie e reagisce, si rinnova e genera attività per «creare valore economico, fare innovazione provare a trovare soluzioni per le due sponde del Mediterraneo su una serie di fronti che oggi sono fondamentali» per usare le parole che Leonardo Becchetti, direttore del Festival Nazionale di Economia Civica, ha espresso nel suo intervento.