Conferenza di mobilitazione nazionale delle radio e tv locali

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Conferenza

Giovedì 4 maggio ci sarà la conferenza di mobilitazione nazionale delle radio e delle tv locali. “Le Radio Tv locali per l’innovazione tecnologia e la massima occupazione”.

La  REA è una agguerrita associazione di categoria FABRIZIO ABBATE ENTRA IN REA – RADIOTELEVISIONI EUROPEE ASSOCIATE (reasat.eu) che difende le emittenti libere locali, emittenti che una serie di iniziative burocratiche hanno molto danneggiato specie in questi tempi di crisi.

L’on Iacono ha presentato in commissione un interrogazione in difesa di tali  emittenti chiedendo interventi urgenti a favore dell’informazione locale e della cultura, interventi che invece la burocrazia vuol dirottare su chi sfa impresa  radiotelevisiva travisando lo spirito degli interventi di sostegno e spostandoli su chi gia è ( o dovrebbe essere in equilibrio economico perche impresa volta al profitto Assodiritti – RADIOTELEVISIONI EUROPEE ASSOCIATE (reasat.eu).

 In allegato riportiamo il testo dell’interrogazione parlamentare molto interessante perche pone il tema della riforma del DPR 146717 che ha distorto profondamente il settore beneficiando pochi privilegiati con requisiti appositamente scelti per discriminare assolutamente discutibili).

A proposito del caro bollette , che sta distruggendo le piccole emittenti a titolo di esempio la REA e Libersind Confsal ritengono che il settore, in base ai suoi 18.000 impianti di 108 MW di assorbimento,  debba essere riconosciuto energivoro e, come tale, godere di tariffe agevolate come la grande utenza dell’industria.

 Ma siccome sono piccole realta vengono trascurate e discriminsate ( il classico metodo di rubare ai poveri per dare ai ricchi!!!) Su tutta la problematica La REA ha richiamato il Governo e le forze politiche  a fare la propria  parte attraverso la riforma del DPR 146/17 mirata a una sana ed equa ripartizione  dei contributi statali di competenza al “Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”. 

A tal riguardo è’ bene sapere che il DPR 146/17 , detto il Regolamento,  prevede  inaccettabili requisiti di accesso ai relativi bandi di ammissione ai contributi, quali ad esempio i  dati di ascolto Auditel notoriamente inattendibili sotto tutti i profili.  Ma la parte  più eclatante del Regolamento  è che il 95% dell’80%  del fondo è stato assegnato a 100 televisioni privilegiate  che hanno potuto ben strutturarsi con  tali fondi distorcendo la concorrenza e danneggiando specificamente il sud ( come al solito, altro che autonomia differenziata siamo alla discriminazione territoriale !!!!) e i territori piu poveri, aumentando dunque i disequilibri economici territoriali. Di cui abbiamo già scritto REA: una battaglia per libertà di informazione – CentroSud24.

 Di tutto questo si parlerà in una interessante conferenza il 4 maggio a Roma alla sala stampa estera via dell’Umiltà 83 di cui diamo il programma.

PROGRAMMA

14.30 registrazione partecipanti

On.le Antonello Aurigemma          Presidente Consiglio Regionale Lazio 

Angelo Raffaele Margiotta            Segretario Generale Confsal

RELAZIONI

Antonio Diomede – Presidente REA :          La vertenza delle radiotvù locali

Giuseppe Sugamele  – Segretario Gen.le Libersind Confsal :  Il  CCdL REA/LibersindConfsal delle locali in linea con l’innovazione tecnologica.

Fabrizio Abbate – Rapporti Esterni REA : Informazione,  pluralismo e cultura.

Gabriele Betti –  Operatore Telecomunicazioni : L’alternativa delle piattaforme multimediali aggregative al Digitale Radiotivù Terrestre.

Luca Borgomeo – Presidente AIART (Associazione  Italiana Telespettatori) : La programmazione di qualità e gli indici di ascolto Auditel.

Carlo De Masi – Presidente Adiconsum:  Radio e TV aziende energivore.

Enea Franza –  Docente Economia e Finanza UNIPACE –ONU : Monopoli informativi e libertà economica.

Fabio Duranti –  Editore Radio Radio/Vice Presidente REA :   La posizione dominate e sostitutiva di Google nella editoria radiotelevisiva italiana.

Rainero Schembri –  Rapporti Esteri :  Una forte identità nazionale non può prescindere dagli italiani all’estero – La voce degli italiani all’estero nelle radio tv locali.

Paolo Lunghi – Scrittore: Presenta il suo ultimo lavoro “The Radio Dreamers”.

Modera

Umberto Aprea – Giornalista Direttore Agenzia Gr News 24.

Conclusioni

Antonio Diomede – Presidente Rea – Radiotelevisioni Eu Associate

All’incontro sono invitate tutte le forze politiche non solo la stampa e i media ma anche rappresentanti di forze sociali e movimenti  sia locali che nazionali che sostengono concretamente la libertà di informazione molti infatti ne parlano ma poi in concreto non fanno nulla per difendere la liberta e il pluralismo

 Numerosi sono stati i contributi culturali par spiegare il problema Assodiritti la storica associazione che difende gli utenti dai soprusi  ha realizzato molte interviste o articoli che potete trovare sia sul portale reasat.eu sia sul canale youtube @abbate assodiritti https://www.youtube.com/channel/UCcEcNrTLSdnJKukUgNC1o6Q?view_as=subscriber

Ma la Burocrazia purtroppo queste cose non le vuole sentire. Ecco perché per progettare un futuro diverso e di difesa delle libertà e dei diritti un gruppo di artisti ed intellettuali a costituito un gruppo su Facebook per approfondire questi temi e tra essi quelli connessi con la libertà e l’intelligenza artificiale che sono gli snodi cruciali del futuro coloro che vogliono costruire il FUTURO e non solo subirlo potranno trovare uno spazio per riflettere ed elaborare qualcosa di nuovo verso il NEOEVO. (9) NEOEVO gruppo culturale ispirato dal libro | Facebook.

L’avv Fabrizio Abbate presidente di Assodiritti ha sottolineato come la battaglia della REA per la liberta di informazione non riguardi solo le emittenti radiotelevisive direttamente coinvolte e direttamente danneggiate da provvedimenti burocratici speciosamente costruiti per limitare le voci libere, ma riguarda tutta la rete di piccole e medie imprese dei territori, cioe la colonna portante del made in italy ,che tutti citano ma nessuno poi supporta  veramente e che quindi vengono svendute a strozzo ai potenti  speculatori multinazionali. Astrolìa ed il mistero delle tre cattedrali: un giallo futuristico (centrosud24.com)

Non bisogna andare lontano quindi per capire come e perché il paese è in decadenza economica da anni, semplicemente perché vi è una politica persecutoria verso le piccole realta e i piu deboli di cui le emittenti locali sono la voce e il trampolino di lancio, perché non hanno le dimensioni per passare alle emittenti nazionali se non riescono a crescere e muovere i primi passi.

Abbate infine ha ricordato che le emittenti locali sono la voce dei piccoli borghi, dei gruppi culturali e sociali dei territori, che il mainstream vuol far tacere. Sarà interessante seguire l’evento e vedere il prosieguo dell’azione rea alleghiamo qui l’interrogazione parlamentare

dell ‘on  Giovanna Iacono

“Il Governo chiarisca come e se intende modificare le norme poste a monte del finanziamento alle emittenti locali, che rappresentano oggi un presidio essenziale di pluralismo e democrazia territoriale.

Nella giornata di oggi ho presentato come prima firmataria, insieme ai colleghi Barbagallo, Marino  e Provenzano, una interrogazione a risposta in commissione soprattutto per comprendere se, a riguardo delle notizie fin qui trapelate rispetto alla riforma del Dpr 146/17, si terrà conto delle richieste avanzate da operatori del settore e rappresentanti di categoria rispetto all’abrogazione delle soglie del numero minimo di dipendenti per l’accesso ai contributi; il ripristino del principio di proporzionalità per assegnazione dei punteggi; destinare il 70% del Fondo alle emittenti televisive locali con quota del 20% destinata alle comunitarie in parti uguali e il 50%, proporzionalmente, alle commerciali con particolare attenzione all’informazione e il 30% alle radiofoniche, e l’abrogazione del parametro Auditel che attribuisce ben il 30% del punteggio per l’accesso ai fondi ai dati degli ascolti tv.

Le tv locali sono già provate dagli anni della pandemia e dal passaggio al digitale terrestre, e non potranno reggere ad una nuova revisione del settore: questo si ripercuoterà non solo sul principio costituzionale del pluralismo culturale e dell’informazione, ma anche sulla sopravvivenza di aziende che rappresentano l’unica fonte di sostentamento per molte famiglie”.

Lo dichiara in una nota la deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono.

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