Voce d’alloro: grande successo per Daniela Quaranta. Il monologo è mozzafiato

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Voce d’alloro sbanca il Teatro Civico 14 a Caserta e consacra l’attrice Daniela Quaranta. Nei panni di Mariù emoziona il pubblico in sala e regala fortissime emozioni.

Voce d’alloro conquista tutti e si ritaglia uno spazio nei cuori del pubblico.

Il monologo di Daniela Quaranta al Teatro Civico 14, ispirato al mito di Apollo e Dafne, è un viaggio emotivo che attraversa la vita di Mariù, una giovane donna che lotta contro l’asservimento inconscio alla figura maschile. Attraverso frammenti di memoria, l’attrice e autrice del monologo ci conduce attraverso i momenti salienti della vita di Mariù, dalla sua infanzia all’età adulta, passando per l’adolescenza.

Voce d’alloro: grande successo per Daniela Quaranta. Il monologo è mozzafiato

Mariù è una donna che, come Dafne, cerca la salvezza attraverso la metamorfosi. Invece di diventare un albero d’alloro, Mariù si trasforma simbolicamente per ribellarsi al suo status quo e alla sua relazione di comodo. L’attrice riesce a trasmettere in modo incisivo le emozioni e il conflitto interiore che perseguitano Mariù, attraverso una recitazione intensa ed empatica, a tratti essenziale.
Daniela Quaranta dimostra di essere padrona della scena nonostante la complessità della trama narrativa, superando la prova del monologo a pieni voti. Il monologo è un’esperienza emozionante e coinvolgente che consente allo spettatore di riflettere sulla propria vita e sulla necessità di una metamorfosi personale per raggiungere la salvezza.

Daniela Quaranta: “Grazie a tutte le anime che ci sono state”

Un’opera teatrale profonda, un finale toccante e inaspettato lascia il pubblico con una profonda riflessione sul tema trattato .
La scenografia e la regia sono ben curate, contribuendo a creare un’atmosfera intensa e coinvolgente che trascina lo spettatore nella storia.
La trama tocca corde emotive profonde e mette in luce la necessità di riconoscere il proprio valore e di avere la forza di scegliere ciò che è meglio per sé stessi.

“Grazie a Nicola Lieto senza il quale metà di questo lavoro non esisterebbe. Grazie al Teatro Civico 14 per essere stato una casa per Mariù. E grazie a tutte le anime che ci sono state, perché è attraverso di loro che questo spettacolo potrà crescere.” Queste le parole dell’attrice al termine dello spettacolo.

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