Campi Flegrei: la crosta della zona vulcanica è indebolita

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Da uno studio pubblicato su “Communications Earth & Environment-Potential for rupture before eruption at Campi Flegrei caldera South Italy” la crosta della zona vulcanica dei Campi Flegrei risulterebbe indebolita. Da qui la necessità di valutare la pericolosità effettiva della situazione ed operare in organizzazione e prevenzione.

di Carlo Sorvillo

Per questo il giorno 8 Giugno alle ore 18 nella Villa Mareschi nel quartiere Bagnoli alla via Maiuri 22 in Napoli, si è tenuto un dibattito dal titolo “Bradisismo, scienza e sofferenza” moderato dl Dr Mauro Caramignoli che presiede l’osservatorio Salute e Ambiente nel territorio flegreo.  

L’esimio vulcanologo prof. Luigi Luongo, Presidente emerito del settore sicurezza del territorio di RETE ITALIA APS, ha risposto ai quesiti posti dal geologo prof. Pierluigi Musto sulle aspettative ed i rischi della caldera flegrea che attualmente presenta l’intensificarsi di scosse telluriche e la risalita del livello della costa tra Baia, Pozzuoli e Bagnoli.

Il convegno ha comunque affrontato anche le tematiche connesse alla salute ed alla sicurezza dei cittadini.

Campi Flegrei: la crosta della zona vulcanica è indebolita

Per la salute il neurologo dr. Francesco Ausiello ha diffusamente discusso dell’ansia conseguente le incognite del bradisismo e sul come migliorare la vivibilità ambientale con tecniche di rilassamento, rimedi naturali e farmacologici.

Il dr. Mario Greco nel suo intervento ha illustrato come sia cambiata la vita sociale e l’aggregazione dei cittadini della Municipalità per l’incombente preoccupazione.

Interessante il contributo della nota show women nonché giornalista Serena Albano, anche lei coinvolta personalmente e socialmente come abitante del luogo.

Particolarmente seguito l’intervento di Carlo Sorvillo, informatico per passione e professione, che già promotore dello sviluppo delle identità Municipali e della Riqualificazione Urbana Partecipativa con la sua associazione RAM – Rinascita Artistica del Mezzogiorno, ha coinvolto l’uditorio dei presenti sulla novità della intelligenza artificiale e le sue possibili applicazioni sulle valutazioni del rischio sismico finalizzato alla progettazione di sistemi di attenzione e piani di evacuazione.

Il moderatore Dott. Mauro Caramignoli ha poi concluso ribadendo la necessità che il Ministero dell’Interno, il Ministero della Protezione civile elaborino al più presto attuali piani di emergenza e di possibile evacuazione, distribuendoli ai Sindaci alle Prefetture ed agli organi dipendenti, rendendoli noti alla popolazione con informazione virale ed anche esercitazioni reali.

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