Il gruppo dei Brics si allargherà da gennaio, oltre ad Argentina ed Egitto entreranno anche Arabia Saudita, Iran, Etiopia e Emirati Arabi.
Lo ha annunciato il presidente del Sudafrica, Ramaphosa, durante la conferenza stampa con gli altri leader.
Durante la conferenza stampa interviene anche Lula per dare il benvenuto ai nuovi paesi dichiarando che “insieme rappresenteremo il 36% del Pil mondiale”
Con l’ingresso nei Brics di Iran, Egitto, Argentina, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi non solo rappresenteranno il 36% del Pil mondiale, ma anche il 47% della popolazione mondiale.
Lula durante la dichiarazione aggiunge: “A questa prima fase di ampliamento se ne aggiungerà un’altra”
Xi Jimping: “Una nuova opportunità per i paesi emergenti”
Xi: “Questo allargamento rappresenta un nuovo capitolo politico per i paesi, sia da un punto di vista di collaborazione che di cooperazione tra i paesi emergenti e quelli in via di sviluppo”.
Questo quanto dichiarato dal presidente cinese Xi Jimping, nel corso della conferenza stampa finale del quindicesimo summit dei Brics, in Sudafrica, in cui il presidente cinese, ha espresso soddisfazione per gli accordi ottenuti.
Alla conferenza stampa partecipa anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi, come riporta Irna, in cui ha affermato prima di salire in aereo per recarsi al vertice dei Brics, in Sudafrica, che: “I Brics rappresentano un nuovo potere emergente nel mondo che è riuscito ad unificare Paesi indipendenti con l’obiettivo comune della cooperazione politico-economica e della lotta contro l’unilateralismo”
Durante il vertice, il presidente iraniano Raisi, ha in programma degli incontri bilaterali con alcuni dei funzionari presenti per rafforzare i legami geopolitici esistenti con l’Iran.
La Repubblica islamica è uno dei 40 paesi circa che hanno espresso interesse per entrare nei Brics.
Molti si chiedono qual è il ruolo della Cina in questo nuovo panorama di politica estera, secondo alcuni critici, l’interesse politico della Cina è quello di usare i Brics per sfidare l’Occidente a livello politico ed economico, ma per fortuna non sarà così semplice.
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