Matteo Renzi durante il suo comunicato sulla E-news di Italia viva, dichiara la la fine della sua collaborazione politica con Carlo Calenda.
Renzi ha dichiarato: “Stiamo formalizzando oggi la nostra separazione dai colleghi di Azione. Abbiamo cercato fino all’ultimo di collaborare per creare una lista comune, ma la risposta di Calenda è stata negativa e sgarbata. Rispettiamo le diverse prospettive e preferiamo evitare polemiche.
Il leader di Italia Viva, continua: “auguriamo il meglio a tutti mentre intraprendiamo strade diverse. Preferiamo concludere, il nostro obiettivo è fare politica, non essere coinvolti in dispute legate a regolamenti e rancori personali.”
Renzi ha sottolineato che i gruppi parlamentari di Camera e Senato avranno il nome “Italia viva – il Centro – Renew Europe”.
La crisi, che era già emersa in estate, è stata ulteriormente accelerata da una lettera firmata da tutti i senatori di Italia viva, indirizzata a Borghi.
In questa lettera si chiedeva di interrompere effettivamente il legame politico tra Matteo Renzi e Carlo Calenda per il Terzo Polo.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la dichiarazione di Calenda al Foglio in cui affermava che “Azione non parteciperà alle elezioni europee con Italia Viva”.
Calenda fa notare con una certa malizia che potrebbe essere passato per la mente di Renzi il sospetto che quest’ultimo abbia scelto di recitare la “pantomima” sul nome del partito ratificato dall’assemblea dei senatori perché ha notato che parte di Italia viva del Nord si sta schierando con Rosato e Bonetti, e quindi con Azione.
Il leader di Azione, ha sostenuto più volte che Renzi non aveva ancora interrotto il legame politico tra Azione e Italia Viva per non perdere il finanziamento residuo della legislatura precedente di 400.000 euro.
Anche se Calenda ha fatto trapelare che non toglierà a Renzi quei soldi.
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