Casamicciola, un anno dopo la tragica l’alluvione ad Ischia

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È trascorso un anno da quel 26 novembre 2022 in cui l’isola di Ischia fu dilaniata. Verso le 5 del mattino, il forte maltempo (con piogge torrenziali di 126 mm in 6 ore) innescò una frana distaccatasi dal monte Epomeo, che riversò una colata detritico-fangosa e un flusso iper-concentrato di acqua mista a frammenti litici sul comune di Casamocciola, nel nord dell’isola.

di Aniello Boccanfuso

Quella valanga di fango, alta fino a 2 metri, costò ai casamicciolesi e all’intera Isola un prezzo salatissimo: 12 vittime (tra cui 3 bambini e un neonato), oltre 460 sfollati e ingenti danni a edifici e infrastrutture.

Il 27 novembre il gabinetto della premier Giorgia Meloni dichiarò lo stato di emergenza per l’area e stanziò 2 milioni di euro per le operazioni di recupero e soccorso. Il giorno successivo, Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della

Protezione Civile italiana, avvertì che almeno il 94% dei comuni italiani era a rischio inondazioni, frane ed erosione costiera.

Il 21 Agosto 2017, il comune termale già fu messo in ginocchio, 5 anni prima, quando una serie di terremoti arrivarono alla magnitudo 4.0, causando 2 vittime, oltre 2000 persone sfollate, feriti e numerosi gravi danni al territorio.

La frana del 2022 ha quindi riacceso il tema del rischio idrogeologico nel nostro Paese (un dato su tutti: il 70% delle frane in Europa avviene in Italia), ma anche quello dell’abusivismo edilizio che affligge il Belpaese. Già con il sisma del 2017 i lavori di ristrutturazione furono infatti

rallentati dalle numerose sanatorie edilizie inevase. Per tutti questi motivi, l’evento dello scorso anno rappresenta un “caso” nella storia delle ricostruzioni in Italia.

Il Dott. Giovanni Legnini, commissario straordinario per la ricostruzione

Nelle parole del Commissario straordinario per la ricostruzione di Ischia Giovanni Legnini, i lavori stanno avvenendo con consumo di suolo zero, recuperando e riutilizzando le strutture esistenti. I recuperi serviranno per fini pubblici ma soprattutto per fini residenziali, visto che molti sfollati si trovano tuttora in alberghi.

In seguito alla frana del 26 novembre 2022 sono stati indivuduati circa 200 interventi di somma urgenza sul territorio, agevolati

dall’uso di stazioni di rilievo che hanno permesso di raccogliere in tempo reale informazioni utili per avere risposte mirate e tempestive nelle zone colpite.

Sono davvero molti gli interventi completati e tanti altri in corso; tra questi ultimi vale la pena menzionare il dragaggio del porto di Casamocciola.

Lo scopo degli interventi non è riportare le aree devastate allo status quo, ma aumentare la sicurezza delle aree maggiormente a rischio di dissesto idrogeologico.

Il comune di Casamocciola è decisamente il più interessato, essendo stato colpito duramente sia dai terremoti del 2017 che dalla frana del 2022. Le indagini hanno rilevato che il 31% degli edifici del Comune

necessitano di interventi di ricostruzione.

A distanza di un anno dall’alluvione e sei anni dal sisma, degli 1,26 miliardi necessari sono stati stanziati dal governo 350 milioni, dilazionati fino al 2027.

Un anno dopo il tragico evento del 26 novembre 2022

Domenica alle ore 9.00, il sindaco Giosi Ferrandino, si recherà  insieme agli altri componenti della amministrazione a via Celario (epicentro della frana) per deporre una corona di fiori in memoria delle dodici vittime.

Alle ore 11.00 (nella sala dell’hotel Gran Paradiso) il sindaco aprirà  la cerimonia ufficiale a cui parteciperanno il ministro

per la Protezione Civile Nello Musumeci, il capo Dipartimento della Protezione Civile italiana Fabrizio Curcio, il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e il commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.

Al termine della cerimonia il primo cittadino consegnerà  degli encomi ed attestati di ringraziamento ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ai volontari ed alle associazioni che hanno prestato soccorso ed assistenza alla popolazione di Casamicciola a seguito della calamità  naturale.

Nel pomeriggio, organizzata dalla Diocesi di Ischia e con inizio alle ore 18:00, si terrà presso la Basilica di Santa Maria Maddalena una messa celebrata da

Monsignor Carlo Villano, vescovo di Ischia e Pozzuoli.

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