La vicenda che ha privato il comune sannita di una “casa dello Sport” assume sempre più i connotati delle vicende epiche narrate da Omero.
A pagarne dazio è una tradizione pallavolistica quasi trentennale, che ha visto la SG Volley giungere ad un passo dalla serie cadetta e che ora rischia di fallire per colpe non sue.
Il progetto di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport, che tra l’altro prevedeva interventi di miglioramento sismico, risale al quinquennio 2016-2021.
Agli inizi del 2022, sembra addirittura prendere corpo l’idea di realizzare una vera e propria Cittadella dello Sport.
La stagione 2022/2023: una svolta per il Palazzetto e il Volley femminile sangiorgese
La SG Volley imbocca l’autostrada e macina vittorie su vittorie. Quando nel Gennaio del 2022 conquista la Coppa Campania, saranno i microfoni della Rai a raccontare di una piccola comunità e di un grande sogno.
Fu proprio in quella circostanza, che l’allora sindaco Ciampi si impegnò ad avviare i lavori di ristrutturazione del Palazzetto.
Che in effetti iniziarono alla fine di una magnifica stagione, nella quale la SG Volley conquistò la promozione in B2 e la Supercoppa.
Ma si sa, la realtà spesso riserva amare sorprese.
La prima giunge ad ottobre scorso, quando alla partenza del campionato, la SG Volley si ritrova a dover fare i conti con un cantiere aperto e una giunta comunale che non c’è più.
In uno scenario da incubo la SG Volley vittima sacrificale
La squadra sangiorgese si vede quindi costretta ad usare il Palazzetto di Benevento, i cui gestori non fanno certo sconti.
E, cosa paradossale, a beneficiarne sono le aziende i cui striscioni tappezzano le pareti del Pala Parente: pubblicità a costo zero ad ogni gara “casalinga” delle Diavole Rosse.
Condito da una ciliegina amara: il divieto imposto al Presidente Camerlengo in quel palazzetto di dare visibilità ai propri sponsor.
Che per logica conseguenza, nicchiano, fanno un passo indietro.
Anno nuovo e porta ancora sprangata
La SG Volley ritrova dunque, a pochi giorni dalla ripresa del campionato, una strada incerta, costellata da nubi oscure.
Amministratori saggi dovrebbero comprendere che lo Sport può essere, soprattutto per i giovani, un antidoto potente e un sano viatico contro la droga dei social, dei videogiochi e degli youtuber demenziali.
Ci vorrebbe lungimiranza e non indifferenza.
Per capire che avere una squadra in un campionato nazionale è un indotto importante per l’economia locale.
Perché significa persone, genitori al seguito delle atlete, tifosi appassionati di uno Sport che ha ancora i connotati della bellezza, del fare gruppo.
Tutto questo però, a San Giorgio del Sannio, sembra non avere alcuna importanza.
Quel sogno sembra essersi smarrito nei meandri di una macchina sorda e indifferente e la prospettiva di dover ritirare la squadra dal campionato appare sempre più concreta.
C’è da chiedersi se i cittadini sangiorgesi vogliano davvero questo.
Si può scegliere di tornare nell’oblio pallavolistico.
O lottare. Insieme. Tutti.
Per riprenderlo e salvarlo quel sogno.
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contributo esterno