Scuola, l’educazione emotiva fa aumentare i neuroni: introdurla nelle scuole ci renderebbe persone migliori. Non solo, la ricerca dimostra che allenando l’empatia diminuisce il cortisolo (ormone dello stress).
Scuola: Riconoscere e conoscere le emozioni aumenta i neuroni
Ve lo immaginate un appello delle emozioni a scuola? Io sì, è un appello fatto non per nome e cognome ma per capire come sta chi risponde ed anche l’altro. Capire come sta l’altro o l’altra, equivale ad allenare i neuroni specchio e dunque l’empatia.
L’abbiamo in dotazione da quando nasciamo ma occorre allenarla altrimenti smette di funzionare, di esprimersi. Una coppia di psicoterapeuti, Schiarelli e Mariani, ha effettuato diverse ricerche sull’educazione emotiva. Tra queste spicca la prima ricerca mondiale sulla relazione tra educazione emotiva, epigenetica e biologia.
In collaborazione con l’Università dell’Aquila, l’Università Federico II di Napoli, il Centro di Biotecnologie Avanzate di Napoli, l’Ateneo San Raffaele di Milano e la Società di Psiconeuroendocrinoimmunologia è stato fatto un esperimento su circa 90 bambini divisi in due gruppi.
Il primo gruppo coinvolto nel progetto “didattica emotiva” e l’altro no. Attraverso l’utilizzo di tamponi salivari è stato analizzato il cortisolo ed è emerso che in quelli del primo gruppo vi era stato un netto e significativo calo dell’ormone dello stress. Nei bambini dell’altro gruppo, invece, c’è stato un innalzamento della curva di tracciamento dello stesso ormone. La coppia di professionisti ha dichiarato che “tutte le violenze originano dalla mancanza di un’educazione emotiva adeguata”.
Il Disegno di Legge Maiorino
Schiarelli e Mariani hanno dato il proprio contributo per il ddl Maiorino (in via di sperimentazione) voluta dalla Senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle.
Il ddl Maiorino “Disposizioni in materia di formazione integrata ed integrale della persona e di insegnamento dell’educazione emotiva nelle scuole di ogni ordine e grado” prende spunto proprio da questo lavoro.
In cosa consiste la sperimentazione di questa proposta? Per un triennio, le scuole di ogni ordine e grado possono integrare in maniera sperimentale appunto, l’insegnamento dell’educazione emotiva utilizzando l’ora alternativa e coinvolgendo le famiglie e personale non docente con l’inclusione nel percorso formativo.
Con questa proposta, che mi auguro diventi legge, la scuola può recuperare il passo di altri stati che su questo aspetto hanno fatto tanta strada, basti pensare alla Danimarca ed alla sua ora di lezione settimanale di empatia, agli Stati Uniti con “l’ora del sé”, la Spagna con l’ora dell’intelligenza emotiva fino ad arrivare all’Austria, l’Ungheria, alla Turchia.
Educazione emotiva: Prevenzione e gestione di forme di disagio dell’infanzia e adolescenza
Educare alle emozioni per conoscersi e per conoscere. Per riconoscere diversi stati interiori ed imparare a conviverci, per raccontarli e raccontarsi. Per mettere fuori e non trattenere.
Ma l’educazione emotiva è anche educazione alle differenze linguistiche, culturali, religiose. É prevenzione a scuola di fenomeni allarmanti come bullismo, cyberbullismo.
A tal proposito i dati sono molto allarmanti. Se per certi versi l’Italia è il fanalino di coda per altri è in testa alla classifica. Dai dati desumibili da uno studio condotto dalla ONG Internazionale Bullismo senza Frontiere, 7 bambini su 10 in Italia subiscono ogni giorno una qualche forma di bullismo o cyberbullismo. La prima statistica mondiale di casi di bullismo colloca l’Italia tra uno dei paesi con maggior numero di casi di bullismo al mondo: 19.800!
Educazione emotiva: imparare a gestire le emozioni
Educazione emotiva: per imparare a decodificare e gestire le emozioni. É necessaria nella società in cui viviamo, dove il mondo virtuale ha fagocitato quello reale con un impatto enorme non ancora valutabile compiutamente sulle relazioni umane.
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