I mercatini di Natale, simbolo di convivialità e tradizione, sono una delle attrazioni più amate durante le festività in Germania. Luoghi dove la gente si riunisce per celebrare lo spirito natalizio e godere della magia delle luci festive. Tuttavia, nel cuore della stagione delle feste, un evento tragico ha scosso la città di Magdeburgo, portando con sé il dolore e la paura che il terrorismo può suscitare.
Il contesto dell’attentato
Magdeburgo, capitale del Land della Sassonia-Anhalt, è una città con una lunga storia e una forte tradizione nelle celebrazioni natalizie. I suoi mercatini di Natale, che si svolgono ogni anno nel centro storico, attirano migliaia di visitatori provenienti da tutta la Germania e dall’estero. L’atmosfera che caratterizza questi mercatini è quella di una festa familiare e gioiosa, un luogo dove adulti e bambini possono rifugiarsi nella magia del Natale. Tuttavia, lo scorso 18 dicembre, un attentato ha gettato un’ombra oscura su questa tradizione: un’auto investe le bancarelle, provocando 4 morti e decine di feriti. L’autore dell’incidente, un saudita non islamista, è stato arrestato. La Farnesina ha confermato che tra le vittime non ci sono italiani. Si chiama Taleb Al Abdulmohsen il 50enne originario della Arabia Saudita lavora a bernburg a sud di Magdeburgo capitale dello Stato federale della Sassonia. È arrivato in Germania nel 2006 aveva noleggiato il veicolo poco prima della tragedia. L’interrogatorio è ancora in corso non ci sono prove di legami dell’uomo con associazioni terroristiche ma gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi. Sul sedile del passeggero era stato trovato un bagaglio perquisito, le autorità sospettavano fosse esplosivo: lo hanno escluso. L’uomo, di cui circola la foto di un passaporto scaduto nel 2012, sarebbe risultato positivo al test antidroga condotto dopo il suo arresto.
La Dinamica dell’Attacco
Taleb Al Abdulmohsen ha percorso almeno 400 metri a velocità folle nel bel mezzo delle famiglie che affollavano i mercatini di Natale. Ha scelto con molta probabilità un’auto compatta, non casualmente: un modello che gli ha permesso di sfruttare uno spazio stretto, utilizzandola come un ariete per portare a termine il suo piano, ancora incomprensibile nelle sue motivazioni. Di certo, alle 19.04 di venerdì 20 dicembre, il medico aveva deciso di compiere una strage. Partito da Bernburg, ha noleggiato una BMW scura e poco dopo le sette di sera ha imboccato una strada chiusa al traffico, destinata a ospitare le tipiche casette di legno dei mercatini di Natale. Un video registrato da una telecamera di sicurezza non lascia spazio a dubbi: l’azione è stata premeditata. La zona del Vecchio Mercato, dove si tengono i mercatini, è altamente sorvegliata ed è situata a pochi passi dal municipio. L’auto entra nell’inquadratura e comincia a zigzagare tra la folla, tentando di investire quante più persone possibile. Sfreccia per alcuni centinaia di metri mentre scoppia il panico attorno. Le immagini evocano tragici ricordi, simili a quelli degli attacchi dell’Isis a Berlino e Nizza, avvenuti quasi dieci anni fa, con modalità analoghe. Il bilancio dell’attacco è drammatico: 4 vittime e oltre duecento feriti. Una testimone intervistata dalla Bild è convinta che tra le vittime ci siano anche bambini, poiché l’auto ha puntato deliberatamente contro la “Maerchen-bereich”, l’area dedicata ai personaggi delle fiabe, particolarmente frequentata da famiglie con bambini nei mercatini di Natale.
L’Identità dell’Attentatore e le Ipotesi Sulle Motivazioni
Le indagini iniziali hanno rivelato che l’attentatore era un individuo noto per la sua affiliazione a un gruppo estremista che promuove ideologie violente e anti-occidentali. Secondo alcune fonti interne, l’attentatore potrebbe aver agito per motivazioni politiche o religiose, mirando a colpire un simbolo della cultura e della vita sociale tedesca, come i mercatini di Natale, che rappresentano un forte legame con le tradizioni occidentali. Le modalità dell’attacco e la scelta di un obiettivo simbolico suggeriscono la volontà di minare la stabilità interna della Germania, proprio nel cuore delle sue celebrazioni natalizie. Nonostante ciò, le indagini sono ancora in corso e la possibilità di un coinvolgimento più ampio, magari con complici o gruppi di supporto, è oggetto di approfondimento. Le forze di polizia hanno anche interrogato alcuni testimoni e hanno monitorato attività sospette sui social media per tracciare eventuali indizi che possano fornire chiarezza sul contesto dell’attacco.