Alexandra Piccirillo protagonista dello stage con Beppe Signori

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Si chiude oggi l’appuntamento organizzato dalla Polisportiva Gaeta 1931 con la partecipazione di Beppe Signori. La piccola Alexandra Piccirillo, talento “Made in Sannio” è stata l’unica ragazzina a partecipare allo stage, insieme a molti altri suoi pari.

Giuseppe Signori detto Beppe, non ha certo bisogno di presentazioni. Attaccante dotato di una buona tecnica e di un tiro molto preciso, fece del sinistro incrociato sul secondo palo il suo marchio. Tanto da essere paragonato all’immenso Gigi Riva. Vicecampione del Mondo con la Nazionale italiana nel 1994, è stato il decimo marcatore di sempre nella storia della Serie A e capo cannoniere per quattro stagioni di seguito con la maglia della Lazio dal 1992 al 1996.

Ebbene, nella due giorni che si chiude appunto oggi, Alexandra Piccirillo è stata selezionata dagli allenatori e dai dirigenti della Polisportiva Gaeta 1931 quale unica giovanissima insieme ad altri suoi coetanei tutti di sesso maschile.

Il calcio femminile in Italia è ancora uno Sport minore?

Alla domanda e allo stato attuale, bisognerebbe rispondere un SI, ovvio e forse un tantino triste. I vertici dello Sport nazional popolare hanno fatto un passetto avanti imponendo ai club di serie A l’allestimento di una formazione femminile, ma la sensazione che emerge è che ancora non basti.

Forse è più una questione di retaggio culturale. Quante bambine vengono avvicinate al Calcio? Poche. Perchè se sei femmina, nove volte su dieci ti fanno praticare danza, pallavolo o al più tennis. Ma il calcio no, quella è roba da maschi.

Alexandra Piccirillo è nata con un dono ed è stata fortunata. Ha provato tanti sport, ma la sua passione per il calcio è esplosa prestissimo. I suoi genitori hanno saputo rispettare la sua volontà, anche se come tantissimi altri, avrebbero preferito che si dedicasse ad altro. Magari a qualcosa di “tipicamente” femminile. E, ancora una volta, lei, unica ragazzina, ha impressionato tutti gli attori presenti in questa due giorni di stage coordinati da un grande ex calciatore come Signori.

Una sfera di cuoio che diventa magica tra i piedi di Alexandra

Non è passata inosservata e, dato il suo ricco bagaglio di esperienza malgrado la giovanissima età, non sorprende che Alexandra abbia ben figurato alla presenza di addetti ai lavori che son cresciuti a pane e Calcio. E’ disinvolta, a suo agio, nel suo mondo la piccola sannita. Quella sfera di cuoio diventa una parte di sè, impara velocemente, ha voglia di fare sempre meglio. Studia con profitto, sa già quanto sia importante avere un bagaglio di cultura al quale attingere quando dovrà attaccare le scarpette al chiodo.

Dopo la magra figura rimediata dalla Nazionale maggiore agli Europei, non resta che sperare in una inversione di tendenza. Affinchè talenti cristallini come quello di Alexandra Piccirillo non si disperdano e vengano preservati come esempi sani di Sport e di Vita.

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