Voli di Stato e aerei privati: esaminando la dinamica del trasporto governativo

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Immagine di Racool_studio su Freepik

Il 2023 ha segnato un’eccezionale annata per l’utilizzo dei voli di Stato nel governo Meloni, con la flotta di Palazzo Chigi impiegata in centinaia di spostamenti da parte dei ministri. Da Tajani a Salvini, attraverso Crosetto, Piantedosi, Valditara e Santanchè, è emerso che i membri del governo hanno frequentemente optato per voli privati piuttosto che quelli di linea.

Un crescendo di spostamenti aerei nel Governo Meloni

Nell’amministrazione Meloni, il 2023 ha visto un notevole aumento nell’uso dei voli di Stato, contrariamente alle promesse di sobrietà e alla retorica anti-establishment. Con 165 spostamenti registrati, in aumento rispetto agli anni precedenti, si pongono domande sulla gestione delle risorse pubbliche e sull’efficacia dell’utilizzo dei voli governativi.

Il report de La Repubblica evidenzia la necessità di rivalutare in modo imparziale la reale necessità e trasparenza dei trasferimenti aerei, mettendo in discussione le attuali linee guida istituzionali.

Movimenti dei Ministri nel 2023

Escluso il Presidente Meloni, al quale sono sempre concessi con un regime particolare, i voli privati sono stati sfruttati da quasi tutti i ministri dell’esecutivo.

Questa situazione richiede una valutazione critica sulla coerenza degli spostamenti e la loro reale necessità, sottolineando l’importanza di trasparenza e responsabilità nelle risorse pubbliche.

Particolarmente rilevante nei dati di La Repubblica, spicca il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, con un considerevole numero di 45 voli di Stato. Seguono Adolfo Urso, ministro delle Imprese del Made in Italy, con 25 voli, e il ministro della Difesa Guido Crosetto con 24. Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha registrato ben 15 spostamenti a bordo di voli di Stato nel 2023, seguito da Raffaele Fitto (11), Franceso Lollobrigida (9) e Giancarlo Giorgetti (7).

Linee guida rigide, eccezioni pronunciate: il quadro normativo sui voli di Stato

Questi spostamenti, soggetti a rigorose verifiche sulla mancanza di tratte di linea e di opzioni alternative come i treni, sono regolamentati da direttive specifiche. In particolare, per gli spostamenti interni, il quadro normativo delineato dalle direttive del governo Monti, corredate da una circolare esplicativa, stabilisce criteri restrittivi.

Sebbene per il presidente del Consiglio e il capo di Stato i voli speciali siano sempre concessi con un regime particolare, per i ministri la possibilità di richiedere un volo di Stato è vincolata a circostanze “eccezionali”.

Queste circostanze sono definite come “comprovate, imprevedibili ed urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l’impossibilità di voli di linea”.

Tuttavia, le parole “idoneo” e “impegno istituzionale” risultano vaghe, aprendo la porta a interpretazioni che potrebbero portare a concessioni praticamente sistematiche, anche per spostamenti interni.

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