Contro l’Autonomia Differenziata sono state consegnate con un giorno di anticipo rispetto alla data limite del 9 maggio le firme necessarie per la legge di iniziativa popolare (LIP) promossa dal professore Massimo Villone contro l’autonomia differenziate.
di Rosella Cerra
Autonomia Differenziata: in una nota diffusa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale si legge
«Il Coordinamento per la democrazia costituzionale (Cdc), presieduto dal professore Massimo Villone, esprime grande soddisfazione per avere raggiunto e largamente superato le firme necessarie (ne bastano 50mila, ne sono giunte oltre 65mila e altre sono in arrivo), in anticipo rispetto alla conclusione della campagna per la presentazione della legge costituzionale di iniziativa popolare – per la modifica in particolare degli articoli 116, terzo comma, e 117, primo, secondo e terzo comma del Titolo V della Costituzione – contro l’autonomia differenziata voluta dal governo e da alcune regioni del Nord.
Il Cdc desidera ringraziare tutte le cittadine e i cittadini che hanno contribuito al successo della campagna, i comitati locali del Cdc, le associazioni sorte in questi anni sul territorio a difesa della democrazia e della Costituzione, le organizzazioni sindacali della scuola Flc Cgil, Uil scuola Rua, La Federazione Gilda Unams, lo Snadir, il cui contributo è stato convinto ed importante, le tante strutture confederali che, soprattutto al sud, si sono attivate, le associazioni Anpi, Arci, la Filef, la Rete Salute Welfare e Territorio, la rete dei Sindaci che hanno aderito, gli operatori in campo sanitario che hanno condiviso la campagna, i Consigli comunali che, con propri ordini del giorno, hanno sostenuto la raccolta delle firme.
Nei prossimi giorni comunicheremo il numero esatto delle firme pervenute e la data del deposito della legge in Senato, dove verrà presa in esame secondo le procedure e i tempi previsti dall’articolo 74 del regolamento del Senato».
La legge di iniziativa popolare contro l’Autonomia Differenziata potrà essere discussa in parlamento
L’articolo 71 della Costituzione prevede infatti che una legge possa essere presentata dal “popolo”.
«Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori di un progetto redatto in articoli. Il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi “mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori di un progetto redatto in articoli”. Questo potere riconosciuto ai cittadini di dare avvio al procedimento legislativo è un istituto di “democrazia diretta”».
Grande soddisfazione nel mondo della scuola contro il disegno di legge che regionalizzata l’istruzione
In una nota pubblicata su Orizzonte scuola si legge: «Migliaia di cittadini hanno dato il loro sostegno alla raccolta firme, dimostrando così quanto la scuola rappresenti un bene comune e l’importanza fondamentale che riveste per tutto il Paese. Fino al 9 maggio sarà ancora possibile sottoscrivere online la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato”».