La giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata io 19 dicembre a Teheran. A renderlo noto è stata la Farnesiana tre giorni dopo l’accaduta, rassicurando che la giornalista sta bene e lavoreranno per farla tornare a casa.
Chi è Cecilia Sala?
Cecilia Sala è una giornalista e scrittrice italiana, nota per il suo lavoro nel giornalismo investigativo e per la sua capacità di affrontare temi complessi con un approccio profondo e analitico. È soprattutto conosciuta per il suo lavoro sul conflitto in Siria, per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Ha lavorato per diverse testate italiane e internazionali, tra cui L’Espresso, The Guardian e il Foglio. È nota al pubblico, soprattutto giovane, per il suo podcast “Stories”.
“Fate di tutto per liberarmi”
Arrivata nel paese lo scorso 12 dicembre, Cecilia Sala sarebbe dovuta rientrare in Italia venerdì scorso, ma il giorno prima non avendo sue notizie i familiari hanno allertato l’unità di Crisi. “Fate di tutto per liberarmi”, questo avrebbe detto al compagno in una delle sue ultime conversazioni telefoniche prima di essere condotta in carcere. Secondo quanto riportato dall’ambasciatrice italiana a Teheran Cecilia Sala sarebbe in buone condizioni. Non si conoscono ancora le accuse e i capi di imputazione contro di lei.
La giornalista italiana aveva regolare visto per svolgere per portare avanti inchieste e compiere reportage nel paese, come ha fatto anche in passato.
L’arresto arbitrario di cittadini stranieri o con doppia nazionalità ha origini lontane a Teheran ed è riconducibile alla cosiddetta “diplomazia degli ostaggi” che in passato ha permesso alla Repubblica islamica, in un contesto di sanzioni economiche e isolamento diplomatico, di usare i prigionieri come leva per ottenere favori o la liberazione di iraniani detenuti all’estero. Tra le ipotesi che si sono fatte largo nelle ultime ore c’è proprio quella di una possibile “ritorsione” da parte di Teheran all’arresto avvenuto in Italia il 16 dicembre, 3 giorni prima del fermo della giornalista, del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, bloccato su ordine della giustizia americana all’aeroporto di Milano Malpensa.
Washington: ‘Iran usa detenuti come leva’
Gli Stati Uniti seguono molto da vicino il caso dell’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala. “Siamo a conoscenza” delle notizie sulla detenzione di Sala in Iran, il cui “regime sfortunatamente continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. Non c’è giustificazione e dovrebbero essere rilasciati immediatamente”, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato.
“Chiediamo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri detenuti in Iran senza giusta causa. I giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose e devono essere protetti”, ha messo ancora in evidenza il Dipartimento di Stato, osservando come gli Stati Unti sono “in frequente contatto con gli alleati e i partner i cui cittadini sono ingiustamente detenuti” da Teheran.