La denuncia è di Vincenzo Lorusso, giornalista freelance, ospite nella serata di proiezione del documentario “I bambini del Donbass” a Decollatura (CZ). È sempre più difficile riuscire a fare informazione quando si ricevono intimidazioni, mail e comunicazioni che, fra velate minacce, tentano di bloccare e di impedire il dibattito
A farlo non sono solo i comitati pro-Kiev, ma addirittura la diplomazia ucraina. Si tratta di una vera e propria ingerenza politica che intende ammonire gli stessi amministratori locali nel concedere gli spazi e/o nel dare consensi alla proiezione del documentario e al dibattito.
È successo anche a Decollatura, la cittadina dell’entroterra lametino
L’avviso/invito a non proiettare il documentario e a non svolgere il dibattito con gli ospiti previsti, è giunto nella giornata di domenica 26 gennaio, pochi giorni prima del previsto evento. Reca il logo del “Congresso Nazionale delle Associazioni Ucraine in Italia-Dipartimento di Comunicazione strategiche”. È indirizzato, fra gli altri, oltre al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche alla Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picerno.
Antonio Colosimo, presidente dell’associazione Pramantha che ha organizzato l’evento, non si lascia intimidire e l’incontro, come avevamo comunicato, avviene ugualmente e nella normalità. Per l’associazione Pramantha c’è una sorta di precedente avvenuto nell’agosto del 2022 quando ha organizzato la mostra “Operazione Speciale Sila, L’Arte oltre l’Ipocrisia”.
I precedenti tentativi di censura
La sera del 30, Vincenzo Lorusso, il giornalista di Donbass-Italia che ha curato la traduzione in italiano del documentario, in collegamento da Lugansk, nel Donbass ove vive da due anni, ci comunica che esistono altri precedenti. Ci legge in diretta
«La mail che mi è arrivata tra le mani, ma non era indirizzata a me ovviamente. Come mittente abbiamo l’ambasciata Ucraina, quindi l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk. I destinatari erano il dottor Stefano Bosa il sindaco di Resana, la cittadina in provincia di Treviso, e il dottor Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto. La vado a leggere
Egregi signori presentandovi i miei complimenti oltre l’onore di comunicarvi quanto segue: “Abbiamo saputo della proiezione del cosiddetto documentario i bambini del donbass, di un altro prodotto di propaganda del canale russo Russia Today, programmato per il 13 di gennaio 2025 presso la biblioteca di Resana. Russia Today (RT) è un canale statale creato dal governo russo nel 2005 per diffondere i narrativi del regime del Cremlino. Insieme a Sputnik che è stato sanzionato dall’unione europea a Marzo 2022 con l’accusa di essere uno strumento di propaganda russa a sostegno dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina. Secondo i giudici del tribunale dell’unione europea la decisione presa non mette in pericolo la libertà di stampa. Le speculazioni sulla storia dell’ucraina, sul destino dei bambini ucraini sono uno strumento tipico della propaganda russa. La Russia distorce costantemente i fatti reali per giustificare la sua aggressione. Inoltre, il personaggio come Vincenzo russo che presenterà questo film è da tempo un giustificatore dell’aggressione giusto è un attivo istigatore dell’odio contro gli ucraini, si trova costantemente nel territorio ucraino temporaneamente occupato nelle regioni di Donetsk e Lugansk, e da lì attraverso la le risorse informative di Internet si impegna nella diffusione di narrazioni di propaganda russa e materiali anti-ucraini nello spazio informativo italiano. Alla luce di quanto sopra riteniamo che ignorare questi fatti e organizzare tali eventi soprattutto in locali finanziati con fondi italiani sia inappropriato nelle condizioni attuali. confidiamo nella vostra comprensione e vi chiediamo di annullare la proiezione film documentario bambini delton bass e di non sostenere eventi simili eventi propagandistici. mi è gradito cogliere questa occasione per rinnovarvi l’espressione della mia massima gratitudine e considerazione unitamente ai miei più cordiali saluti. Firmato ambasciatore Yaroslav Melnyk.
Anche in questo caso l’evento si è tenuto lo stesso. Lorusso continua affermando che
«Credo che questo sia uno dei fatti di ingerenza di uno stato estero più incredibile che io abbia mai potuto leggere. Nel senso che di ingerenze ne conosciamo tante, ma addirittura avere la prova scritta in questo modo non me lo sarei mai aspettato. Questo è un fatto gravissimo e dimostra, ritornando al discorso e ringraziamenti che ho fatto, che questo è un atto di coraggio. Il fatto di essere presente qui a questa proiezione è proprio un atto di coraggio».
Interviene subito dopo Emanuele Butera, il “coraggioso” proprietario del locale “La Baracca” che ha sfidato i tentativi di censura procedendo con l’evento. Il suo è un esempio che ribadisce invitando a prendere coscienza a non farsi manipolare. Gli fa eco Francesco Giuseppe Zenardi, già sindaco di Motta Santa Lucia e sostenitore dell’evento “Operazione Speciale Sila”. Dopo la proiezione si apre il dibattito con gli ospiti previsti in scaletta.
Un dibattito che ha visto la presenza di nuove organizzazioni politiche apparentemente in forte contrasto ideologico. “Indipendenza” è una organizzazione politica fondata da Gianni Alemanno, esponente della destra sociale storica. In sua rappresentanza sono intervenuti Francesco Mastroianni del direttivo nazionale e la vice coordinatrice regionale Antonella Folino. Presente poi Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Democrazia Sovrana Popolare, fondata dall’esponente del Partito Comunista Marco Rizzo.
Uniti nella necessità di far luce sulle ragioni di un conflitto che ha molti lati oscuri che nel documentario viene narrato dalla voce e dai volti dei bambini, con le immagini crude di interi quartieri bombardati dai soldati ucraini, definiti “neonazisti”. E si sottolinea la denuncia che quelle usate per bombardare le scuole e i pullman sono armi occidentali, anche italiane.
Ma aldilà delle definizioni e delle opinioni, importante è poterne parlare, e poter portare testimonianze, in modo da potera avere una opinione che non sia condizionata da nessuna “propaganda” politica.
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