Che fatica la nuova Juventus: nuovo allenatore, tanti soldi spesi ma si continua a non vincere (e a giocare male)

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Il pareggio interno per 2-2 contro il Venezia ha dato vita alla prima vera contestazione della Curva Sud verso i calciatori bianconeri. La Juventus, nonostante sia ancora imbattuta in campionato, è in piena di crisi sia di gioco e sia di risultati.

Quanta fatica per i bianconeri

La nuova Juventus targata Thiago Motta soffre della sindrome di pareggite. I bianconeri, infatti, hanno pareggiato 12 delle 22 gare disputate finora tra campionato e Champions League. Nelle ultime 4 di campionato la Juventus ha raccolto soltanto 4 punti (le avversarie erano Lecce ,Bologna e Venezia non Real Madrid e Bayern Monaco). Ma oltre i risultati, ciò che di più preoccupa in casa bianconera è il rendimento insufficiente dei due acquisti cardine della scorsa estate (Koopmeiners e Douglas Luiz) e il gioco che continua a latitare dopo 5 mesi di lavoro.

Se da un lato i sogni scudetto sono stati già accantonati da un po’, a serio rischio è soprattutto la qualificazione alla prossima Champions League (ad oggi i bianconeri distano di 3 punti dal quarto posto, ma hanno due partite in più rispetto alla Fiorentina).

Non qualificarsi alla prossima Champions League sarebbe un fallimento ingiustificabile. Da un lato a Thiago Motta va concesso l’alibi dei tanti infortuni (Bremer e Cabal su tutti) ma resta comunque troppo poco quanto è stato prodotto finora.

I bianconeri segnano con il contagocce e di azioni ben manovrate se ne vedono davvero poche.

Le individualità stanno facendo davvero tanta fatica ad emergere: Vlahovic è apparso anonimo e nervoso (nonostante il gol dal dischetto che ha evitato la sconfitta) contro il Venezia ed è stato addirittura fischiato dallo Stadium (soprattutto perché il serbo si è rifiutato di ricevere gli insulti a fine partita dalla curva). Anche Yildiz sta facendo molta fatica nella nuova Juventus, d’altronde stiamo pur sempre parlando di un classe 2005 a cui sono state date tantissime responsabilità quest’anno.

Il mercato fatto da Giuntoli ha fatto nutrire diverse perplessità già la scorsa estate e il campo sta semplicemente confermando questi dubbi.

Si poteva e si doveva comprare meglio con i quasi 200 milioni spesi. Soprattutto perché la Juventus non ha nessun top player, ma soltanto tanti bravi calciatori arrivati da contesti infinitamente inferiori rispetto alla Juventus.

La crisi è profonda e soltanto un cambio di rotta potrebbe evitare una tragedia sportiva ed economica per la Juventus.

Tutti sono chiamati a dare di più e, nel frattempo, continua ad aleggiare la figura di Allegri sopra la nuca di Thiago Motta.

L’Allegri 2.0. è stato insufficiente, ma evidentemente, il tecnico livornese non era il colpevole di tutti i mali (come detto erroneamente da qualcuno).

Contributo esterno.

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