Code interminabili alle porte dei McDonald’s italiani, in occasione delle offerte “Winterdays” tra zuffe e malori.
Code interminabili al McDonald’s: malori e risse
Nella giornata di giovedì 30 Novembre in Italia, da Nord a Sud, migliaia di persone hanno approfittato della particolare offerta “Winterdays” del McDonald’s che prevedeva un menù large con Crispy McBacon, patatine e bibita a soli 3 euro.
Sui social sono decine i video e le foto che catturano i clienti, principalmente giovani, ammassati alle porte del fast food in attesa approfittare dello sconto. I giornali riportano anche di malori tra coloro che erano in fila, per i quali è stato necessario l’intervento del 118 e di risse tra clienti impazienti. Tra i disagi anche le file chilometriche al mcdrive che hanno causato il crash dell’applicazione che gestisce le ordinazioni. Non si tratta però una promozione isolata: le offerte si ripeteranno ogni giorno includendo prodotti diversi fino al 25 dicembre. Il fenomeno delle interminabili code e le conseguenze quindi potrebbe ripetersi.
Il motivo delle code al McDonald’s ed il meccanismo della gratificazione istantanea
Non siamo mai abbastanza consapevoli di come le grandi multinazionali sfruttino le più grandi fragilità umane per raggiungere obiettivi economici. Occorre tenere l’attenzione alta rispetto a questo tema: perché le persone sono disposte a trascorrere interminabili ore in fila, ammassate le une sulle altre, rischiando malori e litigando tra di loro per un panino a prezzo più basso del solito?
Abbiamo cominciato a connettere la nostra felicità al consumo. Appaghiamo, premiamo e consoliamo noi stessi attraverso il consumo. Consumo non dal punto di vista qualitativo ma dal punto di vista quantitativo e soprattutto, il più rapidamente possibile.
Nel corso dei decenni la letteratura scientifica ha più volte studiato la nostra attività celebrare durante i processi gratificazione istantanea. Il punto di partenza è questo: tutte le sostanze e tutti i comportamenti che possono generare gratificazione istantanea, dunque rinforzi positivi e anche dipendenza hanno in comune l’aumento dei livelli del neurotrasmettitore dopamina. Tali schemi di gratificazione si rivelando efficaci nel dare riscontro alle strategie di marketing di moltissime multinazionali.
La consapevolezza: uno degli strumenti per l’analisi critica
È importante fornire strumenti ai consumatori per renderli consapevoli dei meccanismi che rendono le folli code per un panino una realtà concreta e per permettergli di analizzare tali situazioni in maniera critica. La consapevolezza può, almeno un pò, risvegliare dall’alienazione in cui la società consumistica e la costante propaganda pubblicitaria ci fanno vivere.
La ricerca spasmodica della felicità e di un rapido appagamento privo di sforzo è un desiderio destinato a non essere mai realizzato. Si rivela essere soltanto uno schema comportamentale ciclico, infinito e tipico della modernità proprio perché basato sul consumo quantitativo sfrenato finalizzato al sentirci parte di qualcosa, riempire i nostri vuoti interiori e il nostro bisogno di visibilità.
Il sociologo Zygmunt Bauman nella sua opera “Consumo dunque sono” parafrasando il celebre Cogito ergo sum di René Descartes, ci offre alcune riflessioni per comprendere un fenomeno come quello delle code da McDonald’s o quelle per i saldi dell’attesissimo Black Friday. Vi è sicuramente una dimensione rituale fortemente esasperata dell’evento in cui consumare. Oltre questo, nella modernità il nostro esserci nel mondo è caratterizzato proprio dalla dimensione consumistica, in cui l’essere coincide con il consumare. Ma un essere edificato sull’avere è certamente destinato a crollare.
È fondamentale recuperare il controllo delle nostre azioni e concentrarle in attivtà che ci gratifichino naturalmente come: i sani rapporti sociali, le passioni, l’apprendimento associato ad un più conveniente consumo moderato improntato alla qualità.
contributo esterno