Non accettano le dichiarazioni del ministro Calderoli i “Comitati per il ritiro di ogni autonomia” e rilanciano la manifestazione del 16 marzo a Napoli.
Slogan della manifestazione “Non ci dovete rompere il Paese!”. Appuntamento alle 14.30 in Piazza Garibaldi.
La manifestazione, di cui abbiamo già scritto, è stata indetta da moltissime sigle e se ne è ridiscusso prorpio ieri sera in un webinar tecnico dove sono stati illustrati gli aggiornamenti.
Il Comunicato stampa del Comitato NO/AD e del Tavolo NOAD
In risposta alle dichiarazioni del ministro, che accusa la sinistra di “chiagne e fotte di partenopea memoria”, nella giornata di ieri è stato diffuso un c.s. dai comitati e dal Tavolo NOAD
«Il ministro degli Affari Regionali – Roberto Calderoli – commentando le audizioni che si sono tenute in Senato (dove il suo ddl 615 sull’Autonomia Differenziata è già stato approvato) e quelle che si stanno attualmente tenendo alla Camera, dove il ddl è approdato, ha dichiarato testualmente: “Dal primo ciclo di audizioni sull’autonomia, con ‘esperti’ invitati dalla sinistra, emergono con chiarezza pregiudizi puramente ideologici, un allarmismo immotivato e fantasiose ipotesi di pericolo che evidentemente sono figlie di un’avversione politica alla riforma. Sembrava quasi di essere a un comizio delle opposizioni. Dopo aver ascoltato anche tutte le audizioni in Senato, penso dovrò ricorrere ancor di più alla pazienza di Giobbe“. Ci complimentiamo per l’attenzione che il ministro esprime nei confronti delle procedure democratiche, del dissenso, di chi sta da mesi raccontano – ma dati alla mano, però – una verità differente dalla sua.
Ha poi aggiunto: “Prima di fare politica e lanciarsi in giudizi avventati – continua Calderoli – forse certi professoroni dovrebbero quantomeno mettersi alla prova con le elezioni e farsi eleggere in Parlamento. Io nel dubbio continuerò a portarmi il Maalox ma inizio a essermi stancato di sentire certa sinistra con l’eterno ‘chiagne e fotte’ di partenopea memoria”. Torniamo a complimentarci con il ministro per la considerazione che dimostra nei confronti degli accademici italiani, ma – soprattutto – delle napoletane e dei napoletani. Considerando che il ddl Calderoli non prevede alcuna risorsa per la garanzia dei livelli essenziali di prestazione (LEP), istituzionalizzando così le diseguaglianze che caratterizzano il nostro Paese e procedendo spedito verso una riforma che ha registrato l’avversione di ulteriori voci (certo non tacciabili di avversione a priori al suo progetto), come la CEI, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, la Confindustria, la Banca d’Italia, ci chiediamo chi realmente chiagne e – soprattutto – chi fotte. Per rispondere a questo dubbio, raccomandando al ministro di fare scorta di Maalox, l’appuntamento è proprio a Napoli, il 16 marzo, alle 14,30 in piazza Garibaldi, per una mobilitazione nazionale contro l’Autonomia Differenziata».