De Lorenzo: “Napoli in prima linea per cultura e turismo”

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Giuliana de Lorenzo

Giuliana de Lorenzo, consigliera della terza Municipalità di Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Centrosud24.

di Sossio Bencivenga

La dottoressa Giuliana de Lorenzo, consigliera della terza Municipalità di Napoli, è alla sua seconda consiliatura nelle file di Noi Campani per la città, che appoggia Manfredi sindaco ed è presidente della commissione cultura.

Noi ci siamo conosciuti proprio nella terza municipalità dove sta quella bella colonna di età Adrianea, durante un concerto natalizio. Ho deciso di dedicare una serie di articoli ai senza tetto, dedicandovi il sottotitolo. Ho fatto il possibile non solo nel messaggio del titolo ma anche con domande a politici e personaggi del mondo della cultura che sicuramente possono essere da trait d’union tra chi sta meglio e magari riesce ad andare a concerti, (uscendo di casa e dal propio tetto) e a chi invece sta in povertà totale. L’arte e la cultura dovrebbero servire per elevare, ridurre il disagio, promuovere il benessere e perchè no a far riflettere sulla condizione di chi sta peggio di noi.

Come le è venuta questa idea, bellissima idea, della musica nelle sale delle istituzioni?

“In realtà devo essere sincera, non è venuta a me in mente questa questa idea, semplicemente abbiamo approvato una manifestazione pubblica per gli eventi natalizi e a questa manifestazione hanno risposto tantissime associazioni, molte più di quanto immaginavamo. C’è stato davvero un bel riscontro, tra cui queste associazioni che si occupano di musica classica, contemporanea e ci hanno chiesto di utilizzare alcune sale della municipalità, alcuni spazi per poter fare questi concerti. Insomma per il pubblico e da qui poi è nata l’occasione di proporre anche questi concerti all’interno delle chiese ed è stata un’iniziativa che è piaciuta tantissimo. Ha avuto un grande riscontro pure nelle chiese da i padri passionisti a Santa Maria dei Monti e Santa Maria delle Grazie a Capodimonte.”

Quali sono le associazioni?

“Associazioni Nuovi territori sonori: sono tutti i professori del conservatorio di Napoli, professori, insomma di scuole, dei licei musicali che hanno prestato la loro opera per questa bellissima iniziativa del Natale.”

Perdonami la domanda di carattere monetario, ma questa queste associazioni hanno avuto, avete fatto capo a fondi europei o a fondi comunali o è stato un progetto totalmente gratuito?

“Loro hanno offerto questi concerti gratuitamente. La municipalità quando ha indetto la manifestazione pubblica che era a titolo completamente gratuito, quindi è stato davvero  grande l’apporto da parte di quete associazioni. Insomma è un bel regalo ai cittadini. In realtà noi abbiamo messo a disposizione i locali, loro hanno messo a disposizione la loro arte.”

Quali sono stati i vantaggi? Io dico sempre l’arte porta comunità. Hai visto cittadini più vicini alle istituzioni, i cittadini che si avvicinavano sentivano la politica più vicino a loro? Oppure è stato su solo una fruizione dei concerti?

“No, sicuramente c’è stata una grande voglia di fare, diciamo un certo tipo di spettacolo, anche un po’ più di nicchia tra virgolette, se così lo possiamo chiamare. Nel senso che al di là degli spettacoli, quelli natalizi classici, mercatini ecc. Ho sentito che c’era proprio l’esigenza da parte di alcuni cittadini di avere questo tipo di possibilità per poter frequentare certi luoghi, anche istituzionali e poter ascoltare della buona musica.”

Abito in provincia di Napoli e il primo Napoli che si vede è proprio il Museo e il Bosco di Capodimonte. Quelli sono i primi ricordi da bambino però il vulnus veramente sono le strade. A volte in moto devi stare attento per la tua incolumità fisica a causa delle buche e tu ne sai qualcosa di voragini perché le segnali queste cose. Che cosa possiamo fare se noi sufruiamo dei fondi europei? Quale può essere il beneficio psicologico e materiale se si promuove il benessere e riduce il disagio e contemporaneamente si asfaltano pure strade? Per i commercianti strade asfaltate, migliori servizi, c’è qualche fondo combinato che possa portare appunto beneficio materiale e immateriale? Parliamo di utopia?

“Il comune sta facendo tantissimo per la cultura e il turismo, tra l’altro sta finanziando anche tanti progetti l’ha fatto per questo Natale e in anni passati ma una manifestazione però dove  c’erano proprio dei fondi a disposizione di associazioni e lo farà sicuramente per i prossimi mesi. Sicuramente questo è un vantaggio per le associazioni, perché alle volte hanno bisogno anche loro di un sostentamento economico per poter sopravvivere.”

Le strade dissestate fanno capo a un altro assesorato?

“No, vabbè, diciamo che sono due canali e competenze appunto di un altro assessorato. Sicuramente decentralizzare il turismo significa anche decongestionare il centro storico e poi anche maggiori vantaggi in altre zone della città. Qualcosa su cui stiamo cercando di puntare proprio come municipalità, perché la terza municipalità è molto conosciuta per la Sanità, è decongestionare alcuni luoghi e farne conoscere altri da un punto di vista turistico. Poi ovviamente grazie a un concatenarsi di situazioni più porti turisti, più porti conoscenza del territorio che viene frequentato e più si investe.E quindi ci sono introiti che arrivano dal turismo.”

Un turista che vede i concerti della terza municipalità va anche al museo di Capodimonte? Stiamo facendo economia circolare?

Questa è stata una prima esperienza, mi piacerebbe poterla replicare insieme.

Bellissima esperienza ci tengo a sottolineare, però io venendo dall’economia circolare: Michelotti dice appunto da un problema creare una risorsa. Che cosa può dare il turismo, il turismo fatto bene può risolvere problemi e portare introiti per la riparazione di una strada ?

“Tantissimo. Se tu pensi che Capodimonte è conosciuta solo per esempio per il Museo di Capodimonte, credo sia importante che venisse conosciuta per due zone paesaggistiche naturalistiche fondamentali che sono il vallone San Rocco, vallone Scudillo ma che veramente nemmeno i cittadini  conoscono e su cui attraverso una progettualità, iniziative da parte della municipalità, stiamo cercando insomma di far conoscere. Vanno oltre il museo di Capodimonte e questo ovviamente crea indotto anche per altre zone. Per esempio la zona di San Carlo all’Arena, San Giovanni a Santamaria ai Monti, i ponti rossi, dove cioè l’acquedotto romano, è molto grande e stiamo contando anche molto su quelle zone. Il famoso tenore Caruso ha vissuto a San Carlo all’Arena, ci sta pure un murale in suo ricordo. Insomma, si sta cercando comunque di allargare quella visione del turismo tradizionale, non addossarlo solo in alcune zone della città, ma allargarlo sul territorio in maniera un po’ più consapevole. Direzionare i flussi turistici, ci stiamo provando ovviamente con attrattive e attrattori culturali. Quindi questo tipo di iniziative servono anche a dare maggiore impulso a queste scelte.”

Comunque io sottolineo bellissima iniziativa perché l’arte eleva, l’arte crea comunità; ma cosa al lungo termine possiamo fare per creare poi lavoro dal turismo, maggiore benessere per anche per le microimprese, le imprese territoriali?

“Questo è un discorso iniziale l’idea sì, l’abbiamo fatto nella San Carlo bassa abbiamo fatto varie manifestazioni natalizie, sono venute benissimo. L’idea è quella di continuare. Questo è stato l’inizio. Sicuramente continueremo perché comunque sono delle iniziative belle che con i cittadini che si sono sentiti coinvolti, quindi vanno ripetute assolutamente. È certo servirebbe qualche fondo in più anche sulla cultura ma dipende sempre dal comune. Noi per il momento abbiamo risorse, direzionate giusto sulla manutenzione ordinaria. Sulla cultura ancora si investe poco. Per lo sport per esempio abbiamo organizzato una bellissima settimana dello sport, una partecipazione incredibile ci sta.”

Tu sei archeologo stai facendo e quando si pensa al tuo lavoro, si pensa a quando restaurate il vaso invece all’inizio magari bisogna scavare con una ruspa, a me sembra proprio che state facendo questo, è Napoli che si riprende Napoli, ma quali sono I benefici per l’uomo della strada?

“Alla fine sicuramente queste iniziative portano persone, portano benefici pure al territorio. Ovviamente crea un indotto economico commerciale. Quindi fa solo che piacere abbiamo avuto iniziative importanti hanno portato diverse per esempio sanità ta ta, che ha portato un numero di persone impressionanti. Quest’anno forse è stata l’edizione con più partecipazione in assoluto, un indotto economico, ma anche anche, voglio dire, permette di conoscere, di parlare di questi luoghi anche al di fuori dell’ambito cittadino. Quindi i turisti quando vengono oggi sanno che devono andare alla Sanità perché è un luogo da visitare.”

Io chiedo un’ultima cosa? Perché, ripeto, anche per me stare con persone delle istituzioni è un poco nuovo no, perché la politica a volte è distante, però negli ultimi anni ci sta un cambiamento reale: la musica nelle istituzioni. Tu sei consigliera e presidente della commissione Cultura, la musica è un ponte. Alla terza municipalità avete i problemi dei senza tetto, qua siamo al Mann eppure di fronte ci sta la miseria. Cosa si può fare per loro?

“Pensa solo che si può lavorare. Il lato museo Archeologico è terza municipalità, galleria Umberto invece è seconda e quarta. Abbiamo varie comunità, abbiamo una tenda, una comunità importante sul nostro territorio.”

Si potrebbe riutilizzare l’Albergo dei poveri a Piazza Carlo terzo per ospitare i senza tetto? Pensa che fratel Biagio Conte a Palermo ha collocato mille persone in strutture comunali, ben venga Casa delle Genti, struttura napoletana per i senza tetto, ma trenta persone ospitate sono ancora troppo poche, non pensi?

“Partendo dal presupposto che non tutte queste persone vogliono essere aiutate, ci risulta anche difficile collocarle, perché spesso non vogliono essere collocate. Spesso loro scelgono di vivere per strada e preferiscono  non andare in queste strutture.”

Sono in strada per necessità, per lavoro mal pagato, sei d’accordo?

“Sicuramente però non vogliono andare in strutture di accoglienza, non vogliono andare nei dormitori  ma sicuramente hanno bisogno di maggiori strutture. È vero che il Comune sta facendo tanto rispetto agli altri anni, diciamo, sta cercando di investire e trovare nuove strutture dove poter offrire ospitalità. Però, insomma, è sempre troppo poco. Nel senso che il numero dei senza fissa dimora aumenta sempre di più. Ci sono le parrocchie che fanno tanto la mensa dei poveri, per esempio. Uno molto importante nella nostra zona è padre vocazionisti ai colli Aminei con la mensa dei poveri, molto grande veramente.”

Perciò dicevo perché non prendere fondi se l’Europa li mette a diposizione?

Vengono utilizzati. In che numero non te lo so dire perché non è una tematica che seguo io in prima persona, però vengono utilizzati. Sicuramente anche la regione investe tanto dei fondi europei, anzi con il piano che loro fanno di anno in anno.”

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