Sul Decreto Rave arriva il via libera dall’aula di Montecitorio dopo che il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha deciso di procedere direttamente al voto finale. La discussione è stata annullata.
Dissenso dai banchi dell’opposizione con i deputati del Partito Democratico che hanno sventolato post voto una copia della Costituzione per sottolineare l’incostituzionalità del provvedimento.
Cosa prevede il nuovo Decreto
Il Decreto Rave ha introdotto nel codice penale l’art. 633-bis (Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica). Questo dispone che “Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 10.000, quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità.”
Il testo verte a modificare anche alcune norme per il contrasto alla diffusione del Sars-Cov-2.
Anticipata la scadenza dell’obbligo vaccinale per medici e operatori sanitari allo scorso 1° novembre. E’ stato così consentito pertanto il rientro immediato al lavoro a tutti coloro che non avevano prestato consenso alla vaccinazione. Sospese le multe per gli over 50 non vaccinati.
Abolizione del Green Pass obbligatorio per entrare in Rsa , strutture socio-sanitarie e nei reparti di degenza delle strutture ospedaliere. Scompare anche l’obbligo di Pass per gli accompagnatori in strutture sanitarie. A ciò segue l’abolizione del test antigenico rapido o molecolare per l’accesso a prestazioni di soccorso.
Annullato anche l’obbligo di test antigenico o molecolare alla comparsa dei sintomi e per uscire dall’isolamento. Sarà possibile tornare a svolgere le normali attività dopo solo 5 giorni.
Novità Diritto Penitenziario
Il Decreto modifica anche la disciplina dell’ergastolo ostativo ponendo la concessione di benefici ai detenuti meritevoli di buona condotta in carcere, manovra impossibile precedentemente perchè destinata solo ad alcuni casi specifici come i collaboratori di giustizia.
Restano esclusi da tale modifica i detenuti al 41-bis, carcere di massima sicurezza. Limitato l’accesso alla liberazione condizionale per i condannati di mafia, violenza sessuale, pedopornografia e prostituzione a meno che non abbiano scontato 30 anni in caso di ergastolo o i due terzi della pena in altri casi.
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