Contestata la legittimità del Congresso DC di Caserta
Contestata la legittimità del XX° Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana, tenutosi a Caserta l’8 febbraio scorso, che ha portato all’elezione del nuovo Segretario nazionale, Elisabetta Trenta.
A farlo, sono Antonio Cirillo (nella foto di copertina, che si definisce ancora l’unico Segretario nazionale politico del partito) e Aldo Piccotti (suo Vice-Segretario).
Qualche giorno fa, commentando i lavori del Congresso di Caserta, pensavamo che si fosse ricomposta la crisi e superata la fase di stallo che contraddistingue, oramai da circa 30 anni, la storia di quello che fu il più grande partito italiano di massa: la Democrazia Cristiana.
Tra le tante sigle che oggi si ispirano allo scudo crociato e ai suoi valori, anche quella di Cirillo. Il XIX° Congresso Nazionale del 18 febbraio 2023, celebrato a Roma, aveva del resto lasciato sperare nell’inizio di una nuova stagione politica.
Nulla di tutto questo è poi avvenuto!
Siamo ritornati alla carta bollata e la disputa interna tra Antonio Cirillo e Elisabetta Trenta sembra tutt’altro che finita; ancora una volta il destino della DC è affidato ai tribunali.
A dircelo sono gli stessi Antonio Cirillo e Aldo Piccotti che, dopo il Congresso di Caserta, di cui disconoscono la legittimità, hanno trasmesso una nota al giornale in cui ripercorrono la storia del partito e le ragioni del dissenso, rispetto all’ultimo epilogo in Terra di Lavoro.
Ma andiamo per ordine, partendo da un dato: la DC non venne mai dichiarata “partito sciolto ufficialmente”, neppure nell’ultimo congresso nazionale del ‘94.
Il progetto di far rinascere la Nuova Democrazia Cristiana, secondo i principi ei criteri della prima DC di Don Sturzo e De Gasperi, parte da un’iniziativa assunta nel 2022 da Sabatino Esposito, il quale coinvolge da subito altri simpatizzanti, come: Aldo Piccotti, Antonio Cirillo, Riccardo Leone ed Angelo Avino. Di lì a poco, si avviano anche gli adempimenti necessari: si costituisce e registra una Commissione di Garanzia, si accende un rapporto di conto corrente, si richiede l’attribuzione di un codice fiscale per raccogliere le prime iscrizioni al partito. Nel febbraio 2023 a Roma viene indetto il XIX° Congresso Nazionale del nuovo partito, secondo le norme Statutarie e il Regolamento Congressuale della vecchia DC; il congresso viene convocato a seguito di 3 congressi regionali del partito (tenuti nel Lazio, in Campania e in Molise), in cui viene regolarmente eletto il Consiglio Nazionale (con 72 delegati ) e costituito l’organigramma della Direzione Nazionale del nuovo partito, guidato da un Segretario Politico nazionale (l’avvocato Antonio Cirillo e due vice Segretari politici nazionali (l’Avv. Mario Fortunato e il Dr. Aldo Piccotti), mentre Sabatino Esposito viene eletto Segretario Amministrativo nazionale del partito e suo rappresentante legale.
Solo successivamente, entra nel partito Elisabetta Trenta, già ministro della difesa. Nel frattempo, nascono però i primi contrasti interni, in particolare tra la Direzione Nazionale del partito e il Segretario amministrativo, tanto da bloccarne l’operatività.
Nella nota inviata al nostro giornale, Aldo Piccotti evidenzia la circostanza che la DN nei mesi scorsi aveva a più riprese chiesto al Segretario amministrativo i bilanci del partito e altra documentazione, senza però ottenerne riscontro. Il clima interno rimaneva teso, fino a quando (il 5 febbraio scorso) l’Avv. Cirillo, nella sua funzione di Segretario nazionale politico del partito, diffidava gli organizzatori a celebrare, con logo e simbolo della DC, il (XX°) Congresso (poi effettivamente svoltosi a Caserta il 7 e 8 febbraio uu.ss.), chiedendo di commissariare il Segretario Amministrativo, Sabatino Esposito, e l’avvocato Stravino. Si riteneva arbitraria – a norma di Statuto e Regolamento Congressuale del Partito – la stessa convocazione del Congresso, che poi si è concluso con l’elezione di un nuovo Consiglio Nazionale della DC, di un nuovo organigramma della dirigenza del partito e, infine, di un nuovo Segretario Politico Nazionale, nella persona di Elisabetta Trenta.
Cirillo e Piccotti oggi, però, non ci stanno, non riconoscendo né la legittimità del XX° Congresso di Caserta, né tantomeno l’elezione di Elisabetta Trenta.
Dopo 31 anni (dall’ultimo congresso del 1994) per la Democrazia Cristiana non sembra ancora esserci pace.
Avevamo sperato in un epilogo diverso. Purtroppo, ancora una volta, saranno i tribunali a stabilire il destino di quello che è stato il più grande partito politico italiano di massa.