Dopo due mesi dal suo acquisto è possibile già fare un primo bilancio sull’impatto dell’attaccante belga. I numeri non sono nemmeno malvagi, ma sia Conte e sia il Napoli si aspettano ben altro dal suo centravanti.
Alla ricerca del vero Big Rom
4 gol segnati e 4 assist forniti in 9 partite di campionato. Se ci si dovesse attenere soltanto ai numeri, l’impatto di Lukaku a Napoli potrebbe definirsi di per sé molto positivo.
Ma il campo, purtroppo, ha detto anche altro.
Va detto che Big Rom è atterrato nel mondo Napoli segnando immediatamente al Parma (ma che ha giocato i minuti finali con un terzino fra i pali) e mettendo a referto 1 gol e 2 assist nella trasferta di Cagliari.
Da metà a settembre ad oggi, l’attaccante belga è stato decisivo soltanto contro il Como (gara in cui ha messo a referto nuovamente un gol e fornito due assist) e poi nello scontro diretto contro il Milan in cui ha annientato fisicamente Pavlovic e mandato il Napoli in vantaggio.
Il punto, però, è che l’attaccante belga nelle gare in cui non è finito nel tabellino è sempre stato insufficiente.
La forma fisica resta tutt’ora molto precaria, nonostante sia agli ordini di mister Conte già da due mesi e abbia rinunciato alla chiamata del suo Belgio già per ben due volte.
E non è dato sapere se e quando l’attaccante azzurro entrerà finalmente in forma.
E in attesa che Romelu sia decisivo e costante (o almeno questa è la speranza), l’unica persona che può soccorrere in suo aiuto è soltanto mister Conte. Colui che si è speso a suo favore e convinto il presidente De Laurentiis a spendere 30 milioni per un 31enne.
Come lo si può aiutare? Una soluzione può essere quella di non averlo come unica fonte di gioco per far salire la squadra.
Soprattutto in partite come quella di ieri, in cui l’attaccante azzurro è chiamato a confrontarsi con un marcatore come Hien, gli risulta molto difficile giocare spalle alla porta, ricevere palla per poi scaricarla al compagno a lui più vicino.
Perché di sicuro il Napoli non può permettersi di giocare in 10 per larghi tratti della gara, come spesso è accaduto quest’anno.
L’impegno di Lukaku è fuori discussione, ma adesso devono fuoriuscire le qualità del calciatore (un bomber da oltre 300 goal in carriera).
Ma nel frattempo l’unica persona che può intervenire e limitare i danni è soltanto mister Conte. Magari è dalla debacle di ieri che si può trarre insegnamento e correggere diversi problemi che il Napoli si trascina da inizio anno.
Adesso Lukaku-Conte avranno modo di rifarsi nella trasferta di Milano contro l’Inter. E per entrambi sarà un ritorno da ex contro il club in cui hanno trionfato insieme.
Contributo esterno.