Eurostat: in Europa 1 giovane su 5 è a rischio povertà

L'Eurostat pubblica le statistiche, aggiornate al 2021, sul rischio di povertà tra i giovani in Europa. In Italia 1 giovane su 4 è a rischio povertà.

0
265

L’Eurostat pubblica le statistiche, aggiornate al 2021, sul rischio di povertà tra i giovani in Europa. In Italia 1 giovane su 4 è a rischio povertà.

Stando a quanto emerge dalle ultime statistiche pubblicate il 4 aprile di quest’anno dall’Eurostat, in Europa il 20% circa dei giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni è a rischio povertà. In Italia lo scenario è ancor più critico, in quanto circa il 25% dei giovani è a rischio povertà. Parliamo di un giovane su 4.

Dai dati emerge che il paese in cui i giovani sono più in difficoltà è la Danimarca, il cui tasso di rischio di povertà si attesta al 25.6%. Seguono Grecia e Spagna. L’Italia si piazza al 5 posto con un tasso di rischio poco al di sotto del 25%.

I dati che fanno invece riferimento alla popolazione complessiva ci dicono che il tasso di rischio di povertà in UE è pari al 16.8%, più basso rispetto a quello che fa riferimento ai soli giovani europei di età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Anche in Italia la percentuale associata all’intera popolazione, che è del 20% circa, è più bassa rispetto a quella che fa riferimento ai giovani.

Tasso di deprivazione materiale e sociale

L’Eurostat ha pubblicato, inoltre, i dati relativi al tasso di deprivazione materiale e sociale. La definizione fornita dall’Ente dice che quest’indicatore misura l’impossibilità da parte degli individui di approvvigionarsi di beni e servizi necessari al fine di condurre una vita adeguata. Tra gli elementi considerati dall’Eurostat al fine di calcolare l’indicatore rientrano, ad esempio, la capacità di far fronte a spese impreviste e la capacità di pagarsi una settimana di ferie fuori casa.

Tra i giovani il tasso si attesta al 6,1%, mentre quello che fa riferimento alla popolazione totale è pari al 6,3%.

I tassi di deprivazione materiale e sociale più alti si registrano in Romania (23,1%), Bulgaria (18,7%) e Grecia (14,2%). In Italia, il tasso è pari al 5,6%, quindi al di sotto della media europea.

Qui il link all’articolo pubblicato sul sito web di Eurostat: https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/w/DDN-20230404-1

Leggi anche: Scontro Renzi-Calenda sul futuro del terzo polo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui