Festa della Donna: celebrazione di forza, solidarietà e resilienza

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Oggi il mondo si unisce per celebrare la Festa della Donna. Un’occasione che va ben oltre i confini nazionali, culturali e linguistici e che unisce le donne in un’unica voce di resilienza, lotta e celebrazione. Questa giornata speciale è intrisa di significato, riflette le lotte passate delle donne e ispira un impegno continuo verso l’uguaglianza di genere. Onora non solo le conquiste delle donne nel corso della storia, ma porta ad esaminare le sfide ancora presenti e ad ispirare azioni future.

La storia della Festa della Donna affonda le radici nei movimenti operaie del XX secolo. La data più comunemente associata alla sua nascita è l’8 marzo 1908, quando un gruppo di operaie tessili a New York organizzò uno sciopero per chiedere migliori salari, condizioni di lavoro più sicure e il diritto di voto. Questo evento segnò l’inizio di una tradizione che si diffuse in tutto il mondo, diventando un simbolo di emancipazione femminile.

Festa della Donna: iniziative globali e azioni locali

Gli eventi e le iniziative organizzati in tutto il mondo mirano a promuovere l’empowerment femminile, incoraggiando donne di tutte le età a perseguire i propri obiettivi, sfidare gli stereotipi di genere e contribuire attivamente alla società. In Italia su proposta del Ministro della Cultura – Gennaro Sangiuliano – l’ingresso per le donne nei musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito.

In tutte la città italiane sono previsti numerosi appuntamenti dedicati alla Giornata internazionale dei diritti della Donna. Musica, teatro, cinema, mostre, terme, attività sportive ognuno può concedersi del tempo per fare ciò che ama e per celebrare l’8 Marzo.

Sfide contemporanee: uno sguardo critico al presente

Mentre celebriamo le vittorie è cruciale riconoscere le sfide contemporanee che le donne affrontano ancora oggi. Dalla disparità salariale alla sotto-rappresentanza nelle posizioni di leadership, dalle barriere culturali all’accesso all’istruzione e alle opportunità c’è ancora molto lavoro da fare. La Festa della Donna diventa quindi un momento di riflessione su come superare queste sfide e creare un mondo in cui ogni donna possa realizzare il suo potenziale senza ostacoli ingiusti.

Festa della Donna 2024: tra mimose e violenza

Dagli ultimi dati diffusi dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, l’ufficio interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza, nel report “8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donnaDonne vittime di violenza” e in collaborazione con la Lega Pallavolo Serie A Femminile, risulta che 120 donne sono state uccise nel 2023, di cui 64 per mano del partner o ex partner. Un dato in leggero calo (6%) rispetto al 2022 ma che non può far abbassare la guardia sul tema della violenza sulle donne. In diminuzione anche i delitti nella sfera familiare dove in un quarto dei casi gli omicidi si collocano nell’ambito dei rapporti genitori/figli, nell’89% sono i figli maschi ad uccidere le madri. I presunti autori degli omicidi vengono individuati al 90%.

Negli ultimi quattro anni sono diminuiti anche i maltrattamenti contro conviventi e familiari e gli atti persecutori, mentre sono aumentati del 35% le violenze sessuali, da 4.497 nel 2020 a 6.062 nel 2023. Dal rapporto si evince anche un interessante dato riguardo all’uso del Codice Rosso con un “significativo incremento” sia dei delitti commessi, sia delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti. L’aumento delle denunce però può essere visto come un segno positivo, l’aumento della propensione alla denuncia è segno che le donne hanno più fiducia nelle istituzioni.

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