Frana a Ischia: dall’emergenza alla prevenzione attraverso il Pnrr

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Frana
Di Emilie Christensen

La frana nel comune di Casamicciola ad Ischia riporta in primo piano il Pnrr ed il ruolo della protezione civile.

di Alessandro de Rossi

Il secondo tempo dell’aggiornamento del Governo di Giorgia Meloni si è manifestato recentemente con la delega al Ministro Musumeci del Dipartimento di Protezione Civile. Gravoso impegno quello del vertice di un Dipartimento così importante. Senza la retorica il nuovo incarico al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in questo tempo di emergenza climatica, di disastri ambientali e, in ultimo, del movimento franoso di Ischia, avviene in un momento denso di scelte e di decisioni non più rinviabili per la stessa Protezione Civile.

La nuova nomina è occasione per il Dipartimento proprio per i provvedimenti che il Governo ha varato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Decisioni tutte comunque finalizzate alla ripresa ed al rilancio sistemico del Sud e, più in generale, del territorio italiano. A fronte dei grandi temi di sistema del Paese, e vista la possibilità che gli eventi presentano, è proprio la Protezione Civile che viene a trovarsi oggi a fare i conti con la sua storia e con il futuro del suo possibile nuovo grande ruolo tutto da ripensare.

I finanziamenti previsti dal PNRR saranno destinati a riforme e investimenti di cui l’Italia ha urgente necessità. Tramite questi fondi l’Europa chiede anche da parte delle strutture dello Stato nuovi adattamenti e, in taluni casi, una totale riconfigurazione programmatica ed amministrativa. In questo caso, per il Dipartimento della Protezione Civile si apre l’opportunità di rilanciare il suo ruolo ad alta vocazione sistemica. Aggiornato ai mutamenti in atto nel mondo (climatici, ambientali, ecosistemici) nei confronti di un nuovo modo di ripensare la “protezione”, attraverso la pianificazione e la funzionalità territoriale nel suo complesso.

Frana a Ischia: dall’emergenza alla prevenzione attraverso il Pnrr e la Protezione Civile

Azioni che non possono per un futuro effettivamente sostenibile. Laddove l’integrazione e la funzionalità dei servizi strutturali è indispensabile, limitarsi all’intervento seppur fondamentale dell’assistenza e del soccorso ex post. Sussiste infatti una vasta gamma di nuove competenze da reinterpretare sulla base della prevenzione, della prevedibilità e dell’intervento. Su queste si deve impegnare la presenza scientifica e proattiva del Dipartimento, vero e proprio HUB indispensabile per raccordare trasversalmente le diverse attività dei Ministeri in capo a cui sono incardinate le specifiche competenze.

Tra le principali macro-missioni emergono oltre alle infrastrutture e ai trasporti, la rivoluzione verde e la transizione ecologica. Nei fatti, all’attenzione del ministro Musumeci, si pone il problema del risanamento territoriale e ambientale. La presenza del Dipartimento può attuare metodologie e azioni per prevenire la insostenibilità e l’inefficienza e il degrado. Predisporre e concordare innovativi piani di azione con le regioni in grado di rendere coerenti i nuovi obiettivi con quelli più datati ma ancora disattesi della prevenzione del rischio sismico e idrogeologico.

Frana a Ischia: far tornare in primo piano la pianificazione del territorio

Una presenza qualificata quella DPC a fronte della necessità della verifica e del controllo. Necessaria nei momenti strategici di definizione delle decisioni riguardanti il territorio nazionale, dai trasporti ai piani territoriali, alle infrastrutture strategiche. Un ulteriore nuovo e gravoso impegno di scelte e di indirizzo quello del Ministro Musumeci. In merito ai provvedimenti del massimo efficientamento del sistema delle reti materiali (PNT) e immateriali in vista dello sviluppo su reali basi di sostenibilità ed efficacia.

La pianificazione del territorio, i piani urbanistici, l’apparato logistico e intermodale del sistema trasportistico, laddove il Dipartimento avrebbe da esprimere un suo più informato e competente punto di vista orientando le decisioni opportune in funzione di una attenzione assoluta agli aspetti della prevenzione e della funzionalità dei servizi. L’orizzonte della ripresa italiana deve passare al più presto anche attraverso questo tipo di aggiornamenti. Trasformare in modo non retorico, ma nei fatti, ciò che si presenta come un problema per l’Italia in una grande opportunità di cambiamento. In meglio, riscoprendo anche qui il merito.

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