di Stefano Colucci
Ci sono studiosi che vivono l’arte come un dovere accademico e altri che la respirano come una missione, scavando nel passato con la curiosità di un esploratore e la passione di chi sa che ogni opera ha una storia da raccontare. Francesco Caracciolo appartiene a questa seconda categoria. Nato a Maddaloni (Caserta) nel 1978, ha fatto della storia dell’arte la sua vita, attraversando secoli e territori per restituire alla luce capolavori dimenticati, ricerche inedite e nuove chiavi di lettura del patrimonio culturale italiano.
Formazione e carriera accademica
Dopo essersi laureato nel 2002 all’Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”, Caracciolo ha perfezionato la sua formazione presso la Scuola di Specializzazione per la Formazione degli Insegnanti dell’Università della Calabria. La sua vocazione per la didattica lo ha portato a Vicenza, dove oggi è professore di ruolo di Storia dell’Arte presso l’Istituto Superiore Statale “Bartolomeo Montagna”.
Non pago di una sola specializzazione, nel 2023 ha conseguito una laurea in Lettere Classiche presso l’Università Telematica Guglielmo Marconi, ampliando così il suo bagaglio culturale e il suo approccio metodologico alla ricerca storico-artistica.
Studi e pubblicazioni: il risveglio di artisti dimenticati
Il nome di Francesco Caracciolo è sempre più legato alla riscoperta di artisti poco valorizzati dalla storiografia ufficiale. Il suo interesse per la pittura tra XVI e XVII secolo lo ha portato a dedicare nel 2023 una monografia ad Alessandro Maganza, figura centrale della pittura vicentina della Controriforma.
La sua opera, “Alessandro Maganza, Pittore Eccellentissimo della Controriforma a Vicenza”, ha aperto nuove prospettive sulle vicende di un pittore eclettico, capace di adattarsi ai cambiamenti artistici del suo tempo, e ha gettato nuova luce sulle commissioni e sugli sviluppi stilistici dell’artista.
Non meno significativa è stata la sua recente ricerca su Francesco Prata da Caravaggio, pittore rinascimentale lombardo, di cui Caracciolo ha analizzato le influenze stilistiche nel saggio “Francesco Prata da Caravaggio e il Rinascimento lombardo. Nuovi studi e approfondimenti”. In questo lavoro, pubblicato su About Art Online, lo studioso ha riconsiderato il ruolo di Prata nella pittura del primo Cinquecento, ponendolo in dialogo con artisti come Romanino e Dosso Dossi.
Divulgazione e scrittura: l’arte raccontata al grande pubblico
Oltre alla ricerca accademica, Caracciolo si distingue per una produzione giornalistica di alto livello. Scrive con regolarità per testate come:
About Art of Line, dove approfondisce temi legati alla pittura e alla scultura rinascimentale;
Globus, con articoli che esplorano il legame tra arte e società;
Storie Vicentine, in cui analizza il patrimonio artistico veneto con un’attenzione particolare alla scuola pittorica vicentina.
Curatela e organizzazione culturale: un ponte tra passato e presente
Dal 2021 collabora con la gallerista Lina Zenere all’organizzazione di mostre ed eventi presso Studio Elle Arte Contemporanea, a Vicenza, in Borgo Scroffa 97. Qui, la sua esperienza di storico dell’arte si unisce alla sua sensibilità curatoriale, dando vita a esposizioni che mettono in dialogo artisti contemporanei e grandi maestri del passato.
Francesco Caracciolo è molto più di un professore o un critico: è un custode della memoria artistica, un ponte tra epoche, un narratore di storie che meritano di essere tramandate. Il suo impegno nella ricerca, nella scrittura e nella divulgazione rappresenta un esempio di come lo studio dell’arte possa ancora offrire nuove scoperte, nuove prospettive e nuove emozioni.
Dal Sud Italia a Vicenza, passando per le pagine dei suoi saggi e delle sue recensioni, il suo viaggio nella storia dell’arte è appena iniziato, e le sue future scoperte saranno senza dubbio un contributo essenziale alla conoscenza del nostro patrimonio culturale.
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